Come si prepara correttamente la tavola?
La mise en place è intuitiva: forchette a sinistra, coltelli (lama rivolta al piatto) e cucchiaio a destra. Le posate da dolce vanno sopra il piatto. I bicchieri, a destra, seguono lordine di utilizzo, iniziando dallacqua.
L’Arte della Mise en Place: Un’Eleganza Discreta che Parla di Te
La tavola apparecchiata non è solo un insieme di posate e piatti; è un’espressione di stile, di cura per i dettagli e, soprattutto, di rispetto per gli ospiti. La cosiddetta “mise en place”, un termine francese che evoca immediatamente un’atmosfera raffinata, è molto più che una semplice disposizione di oggetti: è un’arte che, se padroneggiata, conferisce un tocco di eleganza discreta a qualsiasi pasto, dal pranzo domenicale informale alla cena di gala più formale.
L’aspetto fondamentale, e spesso quello più trascurato, è la semplicità e l’intuitività. Una tavola ben apparecchiata non dovrebbe distrarre, ma piuttosto accompagnare l’esperienza culinaria, creando un’atmosfera rilassata e accogliente. Il segreto risiede nella precisione e nella coerenza: una volta compresi i principi base, l’apparecchiatura diventerà un gesto naturale, quasi meditativo.
La disposizione delle posate segue una logica precisa, basata sulla successione dei piatti: le forchette si posizionano a sinistra del piatto, con quelle da antipasto più esterne e quelle da portata più vicine al piatto. I coltelli, con la lama rivolta verso il piatto, e i cucchiai vanno a destra, seguendo lo stesso ordine di utilizzo. Ricordiamo la regola fondamentale: si inizia dall’esterno e si procede verso l’interno, seguendo l’ordine di servizio delle portate. Le posate da dolce trovano il loro posto sopra il piatto, disposte parallelamente al bordo del tavolo, con il manico rivolto a destra.
La scelta dei bicchieri, anch’essa strategica, completa l’armonia della tavola. Questi vanno posizionati a destra, in linea con i coltelli, seguendo un ordine preciso che riflette l’ordine di servizio delle bevande. Generalmente, il bicchiere per l’acqua, il più grande, si trova più vicino al piatto, seguito dai bicchieri per il vino bianco (più piccolo e a forma di tulipano) e per il vino rosso (più grande e panciuto), e così via, in base alle bevande previste.
Ma la mise en place non si limita alla disposizione delle posate e dei bicchieri. Il tovagliolo, piegato con eleganza a fianco del piatto o sul piatto stesso, aggiunge un tocco di raffinatezza. La scelta della tovaglia, del sottopiatto e delle eventuali decorazioni floreali o altri elementi decorativi, contribuiscono a creare l’atmosfera desiderata, riflettendo lo stile e il gusto personale di chi apparecchia.
In definitiva, la mise en place è un’arte che si impara con la pratica, ma che si perfeziona con la passione. Prendere il tempo per apparecchiare la tavola con cura, prestando attenzione ai dettagli, è un gesto di gentilezza e di rispetto che arricchisce l’esperienza culinaria per tutti i commensali, trasformando un semplice pasto in un momento di autentico piacere condiviso.
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