Cosa serve per produrre gin?

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Il gin nasce da un alcol neutro distillato, simile alla vodka, derivato da varie fonti. Cereali come mais, segale e orzo, ma anche melassa di barbabietola, patata o canna da zucchero, sono tra le materie prime più comuni per la sua produzione. In realtà, la distillazione è applicabile a molteplici ingredienti.

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La produzione del gin: un processo alchemico

Il gin, bevanda alcolica apprezzata in tutto il mondo, nasce da un processo alchemico che trasforma ingredienti di diversa natura in un distillato dal gusto inconfondibile. La sua essenza si fonda su un alcol neutro, simile alla vodka, ottenuto dalla distillazione di varie fonti.

L’alcol neutro: la base del gin

La creazione del gin ha inizio con la distillazione di un alcol neutro, una sostanza alcolica incolore, inodore e insapore. Questo alcol, solitamente con una gradazione alcolica compresa tra 95% e 97%, viene ottenuto dalla fermentazione e successiva distillazione di materie prime diverse.

Tra le più utilizzate troviamo:

  • Cereali: mais, segale e orzo sono i cereali più comuni utilizzati per produrre l’alcol neutro per il gin.
  • Melassa: la melassa di barbabietola, patata o canna da zucchero è una fonte zuccherina alternativa ai cereali.

L’infusione aromatica: l’anima del gin

Una volta ottenuto l’alcol neutro, inizia la fase cruciale dell’infusione aromatica. A questo punto, vengono aggiunte le spezie, le erbe e i frutti che conferiranno al gin il suo carattere distintivo. Tra gli ingredienti più utilizzati troviamo:

  • Bacche di ginepro: essenziali per conferire al gin il suo aroma caratteristico.
  • Bucce di agrumi: arancia, limone e pompelmo aggiungono freschezza e note citriche.
  • Coriandolo: dona al gin un tocco speziato e caldo.
  • Radice di angelica: apporta note terrose e balsamiche.
  • Cardamomo: aggiunge un tocco di dolcezza e complessità.

Le spezie e le erbe vengono infuse nell’alcol neutro per un periodo variabile da poche ore a diversi giorni. Durante questo processo, gli aromi e i sapori degli ingredienti si trasferiscono all’alcol, creando un distillato unico.

La distillazione finale: la purezza del gin

Dopo l’infusione, il gin viene nuovamente distillato per rimuovere eventuali impurità e ottenere un distillato più puro e aromatico. La distillazione può essere effettuata in alambicchi tradizionali oppure in moderni impianti industriali.

L’affinamento: il tocco finale

Alcune distillerie sottopongono il gin a un processo di affinamento in botti di legno per conferirgli maggiore complessità e morbidezza. Questo passaggio non è obbligatorio, ma può aggiungere ulteriori sfumature di sapore al distillato.

Dopo l’affinamento, il gin viene imbottigliato e lasciato riposare per un periodo di tempo prima di essere immesso sul mercato. Questo periodo di riposo consente al gin di amalgamare i suoi aromi e di raggiungere il suo pieno potenziale di gusto.

Il gin: un mondo di sapori

Il processo di produzione del gin è un’arte che richiede pazienza, precisione e una profonda conoscenza degli ingredienti. Ogni distillatore ha la sua ricetta e il suo metodo di produzione unici, creando un’ampia gamma di gin con caratteristiche diverse.

Dalla freschezza citrica al calore speziato, dalla delicatezza floreale alla complessità legnosa, il mondo del gin offre una miriade di sapori da esplorare.