Cosa si produce in Borgogna?
La Borgogna è rinomata per Chardonnay e Pinot Nero, ma offre anche lAligoté, uva bianca del Mâconnais usata per vini di consumo quotidiano e, a volte, nel Crémant. Il Gamay, uva rossa celebre nel Beaujolais, completa il panorama vitivinicolo regionale.
Oltre Chardonnay e Pinot Nero: esplorando la ricchezza vitivinicola della Borgogna
La Borgogna, terra di vigneti leggendari, evoca immediatamente l’immagine di eleganti Chardonnay e raffinati Pinot Nero, vini che hanno conquistato il palato di intenditori in tutto il mondo. Ma ridurre la produzione vitivinicola di questa regione ai suoi due vitigni principali sarebbe un grave errore, un po’ come giudicare un libro dalla copertina. Sotto la superficie di questi nomi celebri, infatti, si cela una ricchezza e una diversità enologica spesso ignorata, che merita di essere scoperta.
Se Chardonnay e Pinot Nero rappresentano indubbiamente il cuore pulsante della produzione borgognona, occupando la maggior parte dei vigneti e raggiungendo prezzi da capogiro, altre varietà contribuiscono a dipingere un quadro vitivinicolo più completo e sfaccettato. Tra queste, l’Aligoté, un’uva bianca originaria del Mâconnais, si distingue per la sua freschezza e la sua versatilità. Spesso destinata a vini di pronta beva, caratterizzati da una piacevole acidità e da note floreali e fruttate, l’Aligoté trova anche impiego nella produzione del Crémant de Bourgogne, aggiungendo una nota di vivacità e complessità a questo spumante metodo classico. Lungamente sottovalutato, questo vitigno sta vivendo una sorta di rinascita, grazie all’impegno di alcuni vignaioli che ne stanno riscoprendo le potenzialità, producendo Aligoté di grande carattere e longevità.
A completare il panorama vitivinicolo borgognone, troviamo il Gamay, un’uva rossa che, pur non raggiungendo la fama del Pinot Nero, occupa una posizione di rilievo, soprattutto nella zona meridionale della regione, al confine con il Beaujolais, di cui è il vitigno principe. In Borgogna, il Gamay dà vita a vini rossi fruttati, leggeri e di facile beva, perfetti per accompagnare i piatti della tradizione locale. Caratterizzati da aromi di frutti rossi, come ciliegia e lampone, e da una spiccata freschezza, questi vini rappresentano un’alternativa più accessibile e immediata ai più complessi e strutturati Pinot Nero.
In conclusione, la Borgogna, pur essendo universalmente riconosciuta come la patria di Chardonnay e Pinot Nero, offre un patrimonio vitivinicolo ben più ampio e variegato. Dall’Aligoté, vitigno versatile e inaspettatamente complesso, al Gamay, espressione di una convivialità schietta e immediata, la regione offre un’ampia gamma di vini, capaci di soddisfare i gusti più diversi e di raccontare la storia di un territorio profondamente legato alla sua tradizione vitivinicola. Un viaggio in Borgogna, dunque, non può limitarsi alla degustazione dei suoi vini più celebri, ma deve aprirsi alla scoperta di queste gemme nascoste, che contribuiscono a rendere il suo panorama enologico ancora più ricco e affascinante.
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