Cosa succede se si continua a mangiare lattosio?

0 visite

Ignorare lintolleranza al lattosio può scombussolare lequilibrio della flora intestinale, favorendo la disbiosi. Questo squilibrio aumenta la vulnerabilità a infezioni, come la candidosi e la cistite, rendendo lorganismo più suscettibile a tali disturbi.

Commenti 0 mi piace

Gli effetti dell’assunzione continua di lattosio in caso di intolleranza

L’intolleranza al lattosio è una condizione comune che si verifica quando il corpo non produce abbastanza lattasi, un enzima che scompone il lattosio, lo zucchero presente nel latte e nei prodotti lattiero-caseari. Quando il lattosio non viene digerito correttamente, può causare sintomi spiacevoli come gonfiore, crampi addominali e diarrea.

Ignorare l’intolleranza al lattosio può avere conseguenze negative per la salute intestinale. Il lattosio non digerito fermenta nell’intestino, creando un ambiente favorevole alla crescita di batteri nocivi e alla riduzione dei batteri benefici. Questo squilibrio nella flora intestinale, noto come disbiosi, può compromettere la funzione immunitaria e aumentare la suscettibilità a infezioni e malattie.

In particolare, la disbiosi causata dall’assunzione continua di lattosio può favorire la crescita eccessiva di Candida albicans, un fungo che può causare infezioni come la candidosi vaginale e il mughetto. Inoltre, può compromettere l’equilibrio del pH vaginale, rendendo le donne più suscettibili a infezioni urinarie come la cistite.

Inoltre, la disbiosi può compromettere l’assorbimento dei nutrienti, poiché i batteri nocivi possono interferire con la capacità dell’intestino di assorbire vitamine e minerali essenziali. Ciò può portare a carenze nutrizionali, che a loro volta possono indebolire ulteriormente il sistema immunitario.

Per evitare questi effetti negativi, è importante seguire una dieta priva di lattosio se si è intolleranti al lattosio. Ciò significa evitare prodotti lattiero-caseari come latte, formaggio, yogurt e gelati. È anche importante controllare attentamente le etichette degli alimenti per assicurarsi che non contengano ingredienti derivati ​​dal lattosio, come siero di latte o caseina.