Dove si mangia la pizza nel mondo?

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Oltre ai luoghi di nascita come Napoli, la pizza è amatissima in USA, con Chicago e New York che vantano stili distinti. Anche il Brasile, con la sua pizza paulista ricca di condimenti, e il Giappone, con gusti a volte sorprendenti come la pizza al mais e maionese, sono grandi consumatori. Inaspettatamente, anche lIslanda sta emergendo come nuovo paradiso per gli amanti della pizza, con impasti a lievitazione lenta e ingredienti locali di alta qualità.
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Il giro del mondo in otto fette: dove la pizza regna sovrana

La pizza. Un nome, un mito. Un disco di pasta lievitata, condito con pomodoro e mozzarella, capace di unire e dividere, di scatenare dibattiti infuocati su quale sia la versione vera e autentica. Nata a Napoli, la pizza ha conquistato il mondo, evolvendosi e adattandosi ai gusti locali, creando un caleidoscopio di interpretazioni che raccontano storie di contaminazioni culturali e di passioni gastronomiche. Oltre ai vicoli partenopei, dove larte pizzaiola è patrimonio immateriale dellUNESCO, dove altro si può gustare una pizza degna di nota?

Lapprodo naturale della pizza oltreoceano è stato negli Stati Uniti, dove ha trovato terreno fertile per crescere e differenziarsi. A Chicago, la deep dish pizza è unesperienza culinaria a sé stante: una torta alta e croccante, farcita con strati generosi di formaggio, pomodoro e svariati condimenti, un pasto sostanzioso che sfida le leggi della fisica e della dieta. New York, invece, offre la classica pizza a fette, sottile e croccante, piegata a metà per essere consumata al volo, simbolo della frenesia metropolitana. Dalle pizzerie storiche di Little Italy alle catene più moderne, la pizza newyorkese è un must per ogni visitatore.

Attraversando lAtlantico, approdiamo in Brasile, dove la pizza ha subito una metamorfosi sorprendente. La pizza paulista, tipica di San Paolo, è un tripudio di ingredienti, una vera e propria festa per il palato. Dalla mozzarella di bufala al palmito, passando per il catupiry, un formaggio cremoso tipico brasiliano, la pizza paulista è unesplosione di sapori, spesso servita con abbondante ketchup e maionese. Unesperienza che può spiazzare i puristi, ma che vale la pena provare per immergersi nella cultura gastronomica locale.

Dallaltra parte del mondo, il Giappone ha accolto la pizza con entusiasmo, reinterpretandola con la sua proverbiale creatività. Accanto alle versioni classiche, si trovano gusti sorprendenti e a volte bizzarri, come la pizza al mais e maionese, la pizza ai frutti di mare con alghe nori o la pizza al teriyaki. Un mix di tradizione italiana e innovazione nipponica che testimonia la versatilità di questo piatto.

Ma la vera sorpresa arriva da un luogo inaspettato: lIslanda. Questa terra di ghiaccio e fuoco sta emergendo come un nuovo paradiso per gli amanti della pizza, grazie a una nuova generazione di pizzaioli che puntano sulla qualità degli ingredienti e su tecniche di lievitazione lenta. Utilizzando farine locali, pesce fresco, agnello islandese e latticini di alta qualità, le pizzerie islandesi offrono unesperienza gourmet, un viaggio sensoriale tra i sapori autentici del Nord. Chi avrebbe mai immaginato di poter gustare una pizza con salmone affumicato e skyr, il tipico yogurt islandese, ai piedi di un ghiacciaio?

La pizza, dunque, non è solo un piatto, ma un linguaggio universale, un simbolo di convivialità e di scambio culturale. Dal cuore di Napoli alle terre più remote, la pizza continua a evolversi, a sorprendere e a conquistare nuovi palati, dimostrando che la semplicità e la bontà sono un binomio vincente in ogni angolo del pianeta. E voi, quale pizza preferite?