Dove si produce il vino Roero?

Il Roero: Un’Anima Nebbiolo Nascosta tra le Colline Cuneesi

Il Piemonte, terra di grandi vini e tradizioni secolari, è universalmente riconosciuto per la sua eccellenza enologica. Tra le sue zone più rinomate, come le Langhe e l’Astigiano, si cela un territorio meno celebre, ma altrettanto vocato e capace di regalare vini di straordinaria eleganza e complessità: il Roero. Ma dove nasce esattamente questo tesoro enologico?

La risposta è semplice e precisa: il Roero affonda le sue radici nelle colline della provincia di Cuneo. Più precisamente, si tratta di un’area delimitata, un piccolo gioiello incastonato tra i paesaggi suggestivi di questa regione. Non parliamo di distese immense, bensì di un concentrato di vigneti, colline scoscese e borghi antichi che contribuiscono a definire un microclima unico e favorevole alla coltivazione del Nebbiolo.

Questo vitigno, re indiscusso del Roero, trova in queste terre un habitat ideale per esprimere al meglio il suo potenziale. Il suolo, prevalentemente sabbioso e ricco di minerali, conferisce al vino caratteristiche distintive, come la finezza aromatica, l’eleganza dei tannini e una piacevole freschezza.

A differenza delle Langhe, dove il Nebbiolo si esprime con maggiore potenza e austerità, nel Roero assume un carattere più delicato e fruttato. Questo si traduce in un vino più accessibile in gioventù, pur mantenendo una notevole capacità di invecchiamento.

Quindi, quando si parla di Roero, bisogna immaginare un paesaggio collinare, un’area circoscritta nella provincia di Cuneo, dove la passione per la viticoltura si tramanda di generazione in generazione. Un territorio che, silenziosamente e con grande dedizione, contribuisce a mantenere alta la bandiera dell’eccellenza enologica piemontese, offrendo un’alternativa affascinante e ricca di sfumature al più blasonato Barolo. Il Roero è un invito a scoprire un lato più intimo e raffinato del Nebbiolo, un’esperienza sensoriale che merita di essere vissuta a pieno.