In quale città nasce la granita siciliana?

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Durante la dominazione araba in Sicilia, tra l827 e il 1091, fu introdotto lo sherbet, una bevanda ghiacciata aromatizzata con frutta. Questa bevanda è considerata lantenato diretto della moderna granita siciliana, segnando un punto di svolta nella storia del dolce freddo.

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L’Eredità Araba e il Mistero della Granita Siciliana: Dove Nasce la Frescura?

La granita siciliana, un simbolo iconico dell’estate e della gastronomia dell’isola, affonda le sue radici in un passato lontano, intriso di influenze culturali e tradizioni secolari. Sebbene la sua evoluzione sia un processo complesso e diffuso su tutto il territorio siciliano, la sua nascita è inestricabilmente legata all’introduzione dello sherbet durante la dominazione araba (827-1091). Ma in quale città siciliana, precisamente, questa rivoluzionaria bevanda ghiacciata ha gettato le basi per la granita che conosciamo e amiamo oggi?

La risposta non è semplice, e forse non esiste una città specifica che possa rivendicare in toto la paternità della granita. Piuttosto, è più corretto parlare di un’influenza diffusa su tutta l’isola, con diverse città che hanno contribuito in modo significativo alla sua evoluzione.

Gli Arabi, abili agricoltori e ingegnosi innovatori, portarono con sé in Sicilia non solo lo sherbet, ma anche tecniche avanzate per la coltivazione della frutta, ingrediente fondamentale della futura granita. La combinazione dello sherbet, una bevanda a base di succo di frutta e neve proveniente dall’Etna o dai monti Peloritani e Iblei, con la ricchezza di agrumi, gelsi e mandorle siciliane, creò un connubio di sapori che segnò l’inizio di una nuova era per i dolci freddi.

Le città costiere, grazie alla loro posizione strategica per il commercio e l’approvvigionamento di ghiaccio, giocarono un ruolo cruciale nella diffusione e nel perfezionamento della granita. Pensiamo a Messina, Catania, Palermo, Siracusa. Queste città, con i loro mercati vivaci e le loro tradizioni culinarie radicate, furono dei veri e propri laboratori a cielo aperto dove lo sherbet si trasformò gradualmente in qualcosa di più elaborato.

Nel corso dei secoli, la granita si è evoluta, passando dall’utilizzo di neve raccolta e conservata nelle niviere (costruzioni in pietra adibite alla conservazione della neve) all’uso di macchinari moderni per la produzione del ghiaccio. Anche la consistenza e i sapori si sono affinati, dando vita alle innumerevoli varianti regionali che oggi possiamo gustare: dalla granita di mandorle, un classico senza tempo, alla rinfrescante granita al limone, fino alle più audaci combinazioni con pistacchio, cioccolato o caffè.

In definitiva, la granita siciliana non nasce in una singola città, ma è il frutto di un processo di contaminazione culturale e di innovazione gastronomica che ha coinvolto l’intera isola. La sua storia è un mosaico di influenze arabe, siciliane e, in seguito, anche spagnole, che si sono fuse per creare un prodotto unico e inimitabile. Pertanto, invece di cercare un luogo di nascita preciso, è più appropriato celebrare la Sicilia come la culla della granita, un tesoro culinario che continua a deliziare i palati di tutto il mondo. Il mistero sulla sua esatta origine resta, ma il gusto inconfondibile e la freschezza dissetante rimangono una certezza inconfutabile.