La crescenza è un formaggio grasso o magro?

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La crescenza, con un contenuto di grassi intorno al 23%, si colloca nella categoria dei formaggi semigrassi. Presenta un profilo lipidico intermedio, superiore alla ricotta ma inferiore a formaggi grassi come il pecorino.

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Crescenza: sfatiamo il mito del formaggio “leggero”

Spesso, complice la sua consistenza fresca e spalmabile, la crescenza viene percepita come un formaggio leggero, quasi dietetico. In realtà, pur non appartenendo alla categoria dei formaggi più grassi, la crescenza non può essere considerata magra. Con un contenuto di grassi che si aggira intorno al 23%, si posiziona nel segmento dei formaggi semigrassi, occupando una posizione intermedia nel panorama caseario.

Questa percentuale, pur variando leggermente a seconda della marca e del processo produttivo, la colloca in una fascia superiore rispetto a formaggi notoriamente magri come la ricotta (che ha un contenuto di grassi variabile tra l’8% e il 17% a seconda del tipo), ma inferiore a formaggi decisamente più grassi, come ad esempio il pecorino (che può superare il 35% di grassi).

È importante quindi sfatare l’idea di un formaggio “light” e inserire la crescenza in una dieta equilibrata, considerandone l’apporto calorico e lipidico. Ciò non significa demonizzarla, anzi! La crescenza offre un buon apporto di proteine e calcio, nutrienti essenziali per il benessere dell’organismo.

Il suo gusto delicato e la sua versatilità la rendono un ingrediente prezioso in cucina, ideale per la preparazione di antipasti, primi piatti, contorni e persino dolci. Dal classico abbinamento con il prosciutto crudo, alle ricette più elaborate, la crescenza si presta a molteplici interpretazioni culinarie.

Il segreto, come sempre, sta nel consumo consapevole. Integrare la crescenza in una dieta varia ed equilibrata, preferendo porzioni moderate, permette di godere del suo sapore e dei suoi benefici nutrizionali senza eccedere con i grassi. In definitiva, la crescenza non è un formaggio magro, ma nemmeno eccessivamente grasso. Conoscerne le caratteristiche nutrizionali è il primo passo per un consumo responsabile e gustoso.