Per quale motivo si assaggia il vino?

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Lassaggio del vino non serve tanto per esprimere un giudizio personale di gradimento, quanto per accertarsi della sua integrità. Si verifica la presenza di difetti, come ad esempio il sentore di tappo, che ne giustificherebbero la sostituzione con una bottiglia integra.

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Perché si assaggia il vino?

L’assaggio del vino non è semplicemente una questione di esprimere un giudizio personale di gradimento, ma piuttosto un atto di valutazione della sua integrità. Quando si assaggia un vino, l’obiettivo è accertarsi dell’assenza di eventuali difetti che ne comprometterebbero la qualità.

Uno dei difetti più comuni riscontrabili nel vino è il cosiddetto “sentore di tappo”. Si tratta di un aroma sgradevole, simile alla muffa o al cartone umido, che viene causato da una sostanza chimica nota come TCA (2,4,6-tricloroanisolo). Il TCA si forma quando il tappo di sughero viene a contatto con cloro o bromo, solitamente presenti nei disinfettanti utilizzati nelle cantine.

L’assaggio del vino può anche rivelare la presenza di altri difetti, come l’acidità volatile, la riduzione o l’ossidazione. Questi difetti possono compromettere l’equilibrio e l’armonia del vino, rendendolo sgradevole al palato.

Pertanto, l’assaggio del vino è un passaggio fondamentale per garantire che la bottiglia che si sta per bere sia integra e priva di difetti. Nel caso in cui si riscontrino aromi o sapori sgradevoli, è opportuno richiedere la sostituzione della bottiglia con una integra.

In conclusione, l’assaggio del vino non è un semplice atto di valutazione sensoriale, ma un momento chiave per accertarsi della sua qualità e integrità. Assaggiando il vino con attenzione, è possibile evitare spiacevoli sorprese e godere appieno del piacere di degustarne un calice.