Perché i reali non possono mangiare la pasta?
Oltre il Protocollo: Pasta sì, pasta no? Un’analisi del “divieto” reale
La corona britannica è nota per le sue tradizioni secolari, i suoi rituali intricati e, a quanto pare, anche per una certa… avversione alla pasta. La credenza popolare, diffusa anche online, parla di un vero e proprio “divieto” di questo alimento dalle tavole reali. La realtà, come spesso accade, è più sfumata e meno teatrale di quanto si possa immaginare.
La verità è che la pasta non è interdetta tout court alla famiglia reale. L’affermazione, spesso rimbalzata tra blog e siti di gossip, va contestualizzata. Il “divieto”, se così possiamo definirlo, si applica specificamente alle cene ufficiali e di stato. In queste occasioni, il protocollo e le esigenze di una presentazione impeccabile prevalgono su ogni preferenza personale. Il menu, curato nei minimi dettagli, predilige piatti tradizionali britannici e internazionali più formali, spesso a base di carne o pesce, e con un’attenzione particolare all’equilibrio dei sapori e all’eleganza della presentazione. La pasta, per quanto apprezzata in molte cucine del mondo, potrebbe apparire, in questo contesto altamente formale, meno adatta al rigido galateo di corte.
Un altro fattore determinante sembra essere la preferenza personale di Sua Maestà la Regina, che, come è risaputo, non è una grande amante dei carboidrati. Questa inclinazione, lungi dall’essere una regola imposta a tutta la famiglia, influenza tuttavia la composizione dei menu, soprattutto quelli più informali, conducendo ad una minore presenza di pasta nei pasti regali. La scelta di escluderla diventa una questione di semplice praticità, piuttosto che un divieto categorico.
Tuttavia, la situazione cambia radicalmente al di fuori del protocollo ufficiale. A Buckingham Palace, la rigidità del cerimoniale si stempera e le scelte gastronomiche diventano più flessibili. Notizie meno circostanziate, ma comunque affidabili, suggeriscono che anche la Regina, in occasioni private e meno formali, possa concedersi qualche eccezione alle sue preferenze.
E poi ci sono i Cambridge. Fonti vicine al Principe William e Kate Middleton confermano che a Kensington Palace la pasta è un alimento ben accetto e, a quanto pare, piuttosto apprezzato dai principi e dai loro figli. Questo dimostra che, al di là del rigido protocollo di corte, le abitudini alimentari della famiglia reale sono tutt’altro che monolitiche, riflettendo le preferenze individuali e le diverse esigenze di una famiglia moderna, pur immersa nella tradizione millenaria della monarchia britannica.
In definitiva, il “divieto” della pasta alla corte britannica è più un mito che una realtà. Un’interpretazione distorta di preferenze personali e esigenze protocollari che, svelata, rivela una realtà più sfumata e umana di quanto si possa immaginare. La verità, come spesso accade, si trova nel mezzo, tra tradizione e modernità, rigore e flessibilità, protocollo e gusto personale.
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