Perché la fiorentina ha il colore viola?

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Il viola della Fiorentina non deriva da un lavaggio errato, ma da una scelta di Luigi Ridolfi dopo unamichevole del 1928 contro lÚjpesti TE, squadra ungherese con colori bianco e viola.
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Il viola della Fiorentina: un omaggio alle gesta epiche di un’amichevole

L’iconico colore viola della Fiorentina non è il risultato di un semplice errore di lavaggio, ma piuttosto una scelta deliberata legata a un evento storico avvenuto nel 1928.

In quell’anno, la Fiorentina affrontò in amichevole la squadra ungherese dell’Újpesti TE, nota per le sue maglie bianco-viola. Durante la partita, le maglie viola dell’Újpesti catturarono l’attenzione del presidente della Fiorentina, Luigi Ridolfi, che rimase colpito dalla loro eleganza e audacia.

Al termine dell’incontro, Ridolfi si avvicinò alla dirigenza dell’Újpesti e chiese il permesso di utilizzare i loro colori per la Fiorentina. Nonostante l’iniziale riluttanza, gli ungheresi alla fine accettarono, riconoscendo il valore simbolico dell’adozione del loro colore da parte di una squadra italiana.

Il viola divenne così il colore ufficiale della Fiorentina, sostituendo il precedente bianco e rosso. Questa scelta non solo rese la squadra unica e distinguibile, ma anche rappresentò un omaggio alle epiche gesta dell’amichevole contro l’Újpesti.

Da allora, il viola è diventato sinonimo della Fiorentina, rappresentando l’orgoglio, la passione e la tradizione del club. È un colore che ricorda la vittoria, l’eleganza e il legame indistruttibile tra la Fiorentina e la sua gloriosa storia.

Nei decenni successivi, il viola ha continuato a caratterizzare l’identità della Fiorentina, sia dentro che fuori dal campo. È presente sulle maglie, sullo stemma, nella sede di gioco e nel cuore di ogni tifoso. Il viola è diventato più di un semplice colore; è un simbolo di appartenenza, un legame che unisce generazioni di giocatori, tifosi e membri della comunità fiorentina.