Perché si dice cabaret di pasticcini?

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In origine cabaret indicava un locale. Successivamente, in Piemonte, il termine si specializzò, riferendosi al vassoio su cui venivano serviti dolci o il caffè, evoluzione del servizio di piccole vivande in locali notturni.

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Dal palcoscenico al vassoio: l’insolita storia del “cabaret di pasticcini”

L’immagine evocata dall’espressione “cabaret di pasticcini” è di immediata comprensione: un tripudio di dolci, colorati e invitanti, disposti con cura su un vassoio. Ma quanti sanno che questo termine, così legato alla dolcezza e alla convivialità, affonda le sue radici nel mondo dello spettacolo e della vita notturna?

La parola “cabaret”, infatti, originariamente indicava un locale di intrattenimento, spesso con un palcoscenico su cui si esibivano artisti di vario genere: cantanti, ballerini, comici. Un luogo vivace e bohémien, dove la musica e il divertimento la facevano da padrone. Nulla a che vedere, apparentemente, con la placida degustazione di un bignè alla crema.

Eppure, proprio in questi locali, tra una performance e l’altra, si diffuse l’usanza di offrire piccole vivande e bevande al pubblico. Un servizio che contribuiva a creare un’atmosfera più informale e conviviale, incoraggiando la socializzazione tra gli spettatori.

L’evoluzione del termine “cabaret” verso il suo attuale significato, legato al mondo della pasticceria, avvenne in Piemonte. Qui, con un processo di specializzazione semantica, la parola iniziò ad indicare non più il locale in sé, ma il supporto su cui venivano serviti i dolci e il caffè, una sorta di “palcoscenico” in miniatura per le prelibatezze culinarie. Si può ipotizzare che questa trasformazione sia avvenuta proprio in quei locali piemontesi che, sull’onda della moda francese, offrivano un servizio simile a quello dei cabaret d’oltralpe, adattandolo al gusto e alle tradizioni locali.

Il vassoio, quindi, divenne il “cabaret”, ereditando il nome del luogo in cui era utilizzato. Un passaggio linguistico affascinante, che testimonia la capacità delle parole di evolversi e adattarsi a contesti diversi, portando con sé le tracce della loro storia. Così, oggi, quando parliamo di “cabaret di pasticcini”, non ci riferiamo solo ad un insieme di dolci, ma anche, implicitamente, all’atmosfera di festa e convivialità che da sempre accompagna questi momenti di piacere. Un’eredità inaspettata, che rende ancora più dolce il sapore di una pasta frolla o di un morbido profiterole.