Qual è il margine medio di un bar?

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I cocktail bar godono di margini lordi elevati, tipicamente tra il 70% e l80%. Un fatturato mensile di €20.000, ad esempio, genera un profitto lordo intorno ai €15.000, grazie agli elevati ricarichi sulle bevande alcoliche.

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Il Cocktail del Successo: Analisi dei Margini nei Bar

Il mondo dei cocktail bar, scintillante e affascinante, cela dietro il suo glamour un’attenta gestione economica. Mentre il cliente si lascia incantare dall’atmosfera e dalla maestria del bartender, dietro le quinte si gioca una partita a numeri, dove i margini di profitto rappresentano la chiave del successo. E questi margini, soprattutto per i cocktail bar, possono essere sorprendentemente elevati.

Spesso si pensa che la ristorazione sia un settore a basso margine, ma questa affermazione non si applica indistintamente a tutte le sue sfaccettature. I cocktail bar, in particolare, godono di un vantaggio competitivo determinato dalla struttura stessa del loro business. La componente principale del loro fatturato, le bevande alcoliche, permette infatti di applicare ricarichi significativi, ben superiori a quelli praticati in altri settori della ristorazione.

Un margine lordo compreso tra il 70% e l’80% è infatti considerato la norma per un cocktail bar di successo. Questo significa che, per ogni euro di ricavo, tra i 70 e gli 80 centesimi rappresentano profitto lordo, prima di considerare le spese operative. Immaginiamo un bar con un fatturato mensile di €20.000: il profitto lordo potrebbe aggirarsi intorno ai €15.000 – €16.000. Una cifra considerevole che, tuttavia, non deve ingannare.

Questo elevato margine lordo è in gran parte dovuto all’elevato rapporto tra costo del prodotto finito (la bevanda) e prezzo di vendita al pubblico. Il costo di un distillato, ad esempio, è una frazione del prezzo che il cliente paga per un cocktail elaborato. Questo permette ai bar di applicare ricarichi importanti, mantenendo comunque prezzi competitivi sul mercato. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che questo alto margine lordo non si traduce automaticamente in un altrettanto elevato profitto netto.

Le spese operative di un cocktail bar, infatti, possono essere consistenti. Si pensi al costo degli ingredienti, al personale qualificato (baristi esperti spesso richiedono salari elevati), all’affitto in zone di pregio, alle licenze, alle tasse e alle campagne di marketing. Un’attenta gestione dei costi, dunque, è fondamentale per trasformare un elevato margine lordo in un profitto netto soddisfacente. La capacità di ottimizzare gli acquisti, di controllare le scorte e di gestire efficacemente il personale rappresenta la vera sfida per garantire la redditività a lungo termine di un cocktail bar.

In conclusione, mentre il margine lordo di un cocktail bar può essere decisamente allettante, la strada verso il successo richiede una pianificazione accurata, un’abile gestione dei costi e una profonda conoscenza del mercato. Solo in questo modo il “cocktail del successo” avrà il giusto mix di ingredienti per garantire un business prospero e duraturo.