Qual è il paese che consuma più pasta al mondo?

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LItalia è leader mondiale nel consumo e nella produzione di pasta. Produce oltre 3 milioni di tonnellate allanno su un totale globale di 13 milioni. La pasta made in Italy è presente in un quarto dei piatti consumati a livello mondiale e in ben 7 piatti su 10 in Europa.

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Oltre il mito: l’Italia e il primato globale della pasta.

L’Italia e la pasta. Un binomio indissolubile, un’immagine iconica che attraversa la cultura, la gastronomia e l’immaginario collettivo mondiale. Ma quanto è reale la percezione dell’Italia come il paese che consuma più pasta al mondo? Sebbene l’Italia vanti un ruolo da protagonista indiscusso nella produzione e diffusione di questo alimento, il primato del consumo appartiene, sorprendentemente, ad un altro paese.

L’Italia è indubbiamente una potenza produttiva: con oltre 3 milioni di tonnellate all’anno su una produzione globale di circa 13 milioni, si posiziona al vertice. La pasta “made in Italy” conquista le tavole di tutto il mondo, rappresentando un quarto del consumo globale e addirittura sette piatti su dieci in Europa. Questi numeri impressionanti testimoniano l’eccellenza italiana nel settore e l’apprezzamento internazionale per la qualità e la varietà della pasta italiana.

Tuttavia, la leadership nella produzione non si traduce automaticamente in un primato nel consumo. Mentre gli italiani consumano mediamente circa 23 kg di pasta pro capite all’anno, la Tunisia si attesta come il paese con il maggior consumo individuale, superando i 30 kg pro capite. Questo dato sorprendente svela una realtà spesso ignorata: la pasta, pur essendo profondamente radicata nella cultura italiana, ha conquistato un posto di rilievo anche nelle abitudini alimentari di altri paesi, dove si è integrata con successo nelle tradizioni culinarie locali.

La diffusione della pasta, favorita dalla sua versatilità, dal costo relativamente contenuto e dalla facilità di preparazione, ha portato ad un aumento dei consumi a livello globale. In particolare, la Tunisia, grazie all’influenza della cucina italiana e francese durante il periodo coloniale, ha sviluppato una vera e propria passione per la pasta, integrandola nella propria dieta quotidiana con preparazioni e condimenti tipici.

Quindi, sebbene l’Italia mantenga il suo ruolo di ambasciatrice della pasta nel mondo, il primato del consumo pro capite ci ricorda che la gastronomia è un universo in continua evoluzione, dove le tradizioni si incontrano e si contaminano, dando vita a nuove e inaspettate tendenze culinarie. L’Italia rimane il cuore pulsante della produzione e un punto di riferimento per la qualità, ma il viaggio della pasta attraverso le culture globali dimostra la sua capacità di adattarsi e conquistare palati diversi, superando i confini geografici e culturali.