Qual è la birra più forte in commercio?

0 visite

La Snake Venom, prodotta nel 2013 dal birrificio scozzese Brewmeister, detiene il record di birra più alcolica al mondo, con una gradazione alcolica del 67,5%. La sua elevata percentuale la rende un prodotto unico nel panorama birrario.

Commenti 0 mi piace

Oltre il limite: Snake Venom, la birra che sfida le convenzioni

La ricerca del gusto estremo, la sfida ai limiti della produzione birraria, l’audacia di sperimentare. Questi gli ingredienti che hanno portato alla creazione della Snake Venom, una birra che più che una bevanda si configura come un’esperienza, un vero e proprio concentrato alcolico. Prodotta dal birrificio scozzese Brewmeister nel 2013, detiene il primato di birra più alcolica al mondo, con un’impressionante gradazione del 67,5%.

Un numero che la colloca in una categoria a sé stante, ben oltre le classiche birre ad alta gradazione. Si parla, infatti, di una percentuale alcolica che si avvicina a quella di alcuni liquori, superando di gran lunga la media delle birre comunemente reperibili sul mercato. Ma come si raggiunge un simile risultato?

Il segreto della Snake Venom risiede in un processo produttivo particolare, che prevede l’utilizzo di lieviti specifici, capaci di resistere a concentrazioni alcoliche così elevate. Inoltre, durante la fermentazione, viene impiegata una tecnica di congelamento frazionato, che permette di separare l’acqua dall’alcol, aumentando ulteriormente la gradazione finale. Il risultato è una birra dal sapore intenso e complesso, con note di malto affumicato, caramello e un tocco di lievito che persiste nel retrogusto.

Tuttavia, è importante sottolineare che la Snake Venom non è una birra da affrontare con leggerezza. La sua elevata gradazione alcolica richiede un consumo responsabile e moderato. Non si tratta di una bevanda da bere a fiumi, ma piuttosto da degustare con attenzione, apprezzandone le sfumature aromatiche e la particolare intensità.

La sua unicità ha suscitato non poche controversie e dibattiti nel mondo birrario. Alcuni puristi, infatti, mettono in discussione la sua appartenenza alla categoria delle birre, considerandola più vicina a un distillato. Altri, invece, la celebrano come un esempio di innovazione e sperimentazione, un prodotto che spinge i confini della tradizione birraria verso nuovi orizzonti.

Al di là delle polemiche, la Snake Venom rimane un prodotto di nicchia, destinato a un pubblico di appassionati e curiosi, desiderosi di esplorare gli estremi del gusto. Un’esperienza sensoriale forte e decisa, che va ben oltre il semplice concetto di birra.