Quale formaggio è senza lattosio, la grana o il parmigiano?

0 visite

Il Parmigiano Reggiano, grazie al lungo processo di stagionatura, risulta naturalmente privo di lattosio. Superati i 30 mesi, il lattosio si riduce a livelli trascurabili, rendendo il formaggio ben tollerato anche da chi soffre di intolleranze. La grana invece contiene lattosio.

Commenti 0 mi piace

Parmigiano Reggiano: un piacere senza lattosio, a differenza della Grana

Spesso si fa confusione tra Parmigiano Reggiano e Grana Padano, due formaggi a pasta dura simili nell’aspetto ma con caratteristiche distintive, soprattutto per quanto riguarda il contenuto di lattosio. Mentre la Grana Padano contiene lattosio, il Parmigiano Reggiano, grazie alla sua particolare lavorazione e alla lunga stagionatura, può essere considerato un formaggio naturalmente privo di lattosio.

Questo vantaggio per chi soffre di intolleranza è dovuto al processo di trasformazione del latte in formaggio. Durante la stagionatura, che per il Parmigiano Reggiano deve essere di almeno 12 mesi, i batteri lattici consumano il lattosio, trasformandolo in acido lattico. Più lungo è il periodo di stagionatura, minore sarà la quantità di lattosio residuo.

Superata la soglia dei 30 mesi, il lattosio presente nel Parmigiano Reggiano si riduce a livelli talmente bassi (inferiori a 0,01g/100g) da poter essere considerato trascurabile. Questo lo rende un alimento generalmente ben tollerato anche da chi ha difficoltà a digerire il lattosio, aprendo le porte a un’esperienza gastronomica altrimenti preclusa.

È importante sottolineare la differenza con la Grana Padano, che pur avendo una stagionatura minima di 9 mesi, non raggiunge lo stesso livello di degradazione del lattosio. Pertanto, chi è intollerante deve prestare attenzione e preferire il Parmigiano Reggiano stagionato oltre 30 mesi.

In conclusione, se siete intolleranti al lattosio e desiderate gustare un formaggio a pasta dura, il Parmigiano Reggiano stagionato oltre 30 mesi rappresenta una scelta sicura e deliziosa. Ricordate sempre di controllare l’etichetta per verificare la durata della stagionatura e, in caso di dubbi, consultare il vostro medico o un nutrizionista. La differenza con la Grana Padano, in questo caso, è sostanziale e scegliere con consapevolezza permette di godere appieno del sapore di questi formaggi, senza spiacevoli conseguenze.