Quale vino può sostituire il Barbera?

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Alternative al Barbera: vini secchi e poco corposi come Cannonau sardo, Montepulciano dAbruzzo (specialmente Montepulciano dAbruzzo Colline Teramane DOCG), Chianti e Primitivo.

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Oltre il Barbera: un viaggio tra i rossi italiani di medio corpo

Il Barbera d’Alba, con la sua inconfondibile acidità e la sua struttura fruttata, occupa un posto di rilievo nel panorama enologico italiano. Ma cosa succede se desideriamo un vino simile, ma con una sfumatura diversa? Se la bottiglia di Barbera è terminata, o se semplicemente si vuole esplorare un territorio sensoriale vicino ma non sovrapponibile, quali alternative si possono considerare?

La risposta non è univoca, dipende dal dettaglio che si vuole replicare del profilo organolettico del Barbera. Se ciò che si cerca è un vino secco, di medio corpo, con una buona acidità e un carattere fruttato, la scelta si apre su un ventaglio di interessanti possibilità.

Tra le più immediate, spicca il Cannonau di Sardegna. Questo vitigno, con la sua identità mediterranea, offre vini di buona struttura, con note di frutti rossi maturi, sentori di mirto e un finale leggermente amarognolo, che lo rende un’ottima alternativa per chi apprezza la sapidità del Barbera. La sua minore acidità rispetto al Barbera, però, è da tenere in considerazione.

Un’altra valida opzione proviene dall’Abruzzo: il Montepulciano d’Abruzzo, specialmente nella sua versione DOCG “Colline Teramane”. Questo vino, anch’esso di medio corpo, presenta una maggiore struttura rispetto al Barbera, con tannini più pronunciati e note speziate più intense. Tuttavia, conserva un’ottima acidità che lo rende fresco e bevibile, offrendo un’esperienza gustativa più robusta ma comunque armonica.

Se si desidera un’alternativa più versatile e di facile abbinamento, il Chianti Classico rappresenta una scelta sicura. La sua struttura, leggermente più leggera del Barbera, si caratterizza per un’eleganza e una finezza particolari, con note di ciliegia, viola e un tocco di erbe aromatiche. La sua acidità è ben equilibrata, rendendolo perfetto per una vasta gamma di pietanze.

Infine, un’opzione che potrebbe sorprendere è il Primitivo di Manduria. Sebbene spesso associato a vini più strutturati e corposi, esemplari ben prodotti possono presentare un’ottima freschezza e una piacevole acidità, che lo avvicinano al profilo del Barbera, pur mostrando un carattere più intenso e ricco di note fruttate mature, come prugna e mora.

In conclusione, sostituire il Barbera non significa trovare un suo clone, ma esplorare il vasto e variegato mondo dei vini rossi italiani. Ogni alternativa proposta offre una personalità unica e un’esperienza gustativa differente, ma tutte condividono quel carattere di secchezza, medio corpo e freschezza che rende il Barbera così apprezzato. La scelta migliore dipenderà, infine, dai gusti personali e dall’occasione di consumo.