Quali sono i Presìdi Slow Food Marche?

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Le Marche vantano diversi Presìdi Slow Food: dal Fagiolo di Laverino alla Fava di Fratte Rosa, passando per il Lonzino di fico e le Mele rosa dei Monti Sibillini. Completano lelenco il Mosciolo selvatico di Portonovo, il Pecorino dei Monti Sibillini e il Salame di Fabriano, prodotti che preservano tradizioni locali.

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Un assaggio di Marche: i Presìdi Slow Food a difesa di un patrimonio gustoso

Le Marche, terra di colline dolci e aspre montagne, di coste rocciose e pianure fertili, non offrono solo un paesaggio mozzafiato, ma anche un patrimonio enogastronomico di inestimabile valore. Questo tesoro, custodito gelosamente nel tempo dalle mani sapienti di generazioni di contadini, allevatori e artigiani, trova oggi una preziosa tutela nei Presìdi Slow Food. Non si tratta semplicemente di prodotti agroalimentari, ma di veri e propri custodi di tradizioni, di saperi antichi e di biodiversità a rischio di estinzione.

Tra i gioielli marchigiani salvaguardati da Slow Food, spicca il Fagiolo di Laverino, un piccolo legume dalla buccia sottile e dal sapore delicato, coltivato secondo metodi tradizionali nell’area di Arcevia. La sua coltivazione, minacciata dall’avvento di varietà più produttive, è stata rilanciata grazie al Presidio, che ne garantisce la purezza varietale e la sostenibilità produttiva. Similmente, la Fava di Fratte Rosa, con la sua consistenza burrosa e il sapore dolce, rappresenta un’eccellenza locale che rischiava di scomparire. Oggi, grazie al Presidio, la sua coltivazione è tornata a prosperare, contribuendo a mantenere viva la storia e le tradizioni di Fratte Rosa.

L’elenco dei Presìdi marchigiani prosegue con una piacevole sorpresa per il palato: il Lonzino di fico, un prodotto unico nel suo genere, ottenuto dalla stagionatura di fichi secchi, noci, miele e spezie. Un’armoniosa combinazione di dolcezza e sapidità che rappresenta un esempio di trasformazione agroalimentare tradizionale, capace di esaltare le qualità di un frutto così versatile.

Le montagne dei Sibillini, regno di paesaggi incontaminati, custodiscono due tesori: le Mele rosa dei Monti Sibillini, varietà antiche dal sapore intenso e aromatico, e il Pecorino dei Monti Sibillini, un formaggio dal gusto deciso e persistente, ottenuto da latte di pecora allevata allo stato brado. Entrambi i prodotti, frutto di un legame profondo tra uomo e territorio, rappresentano un esempio di agricoltura sostenibile e di allevamento tradizionale.

La costa adriatica, invece, ci offre il Mosciolo selvatico di Portonovo, un mollusco bivalve dal gusto intenso e delicato, raccolto nel rispetto dell’ambiente marino. La sua pesca, regolamentata e sostenibile, assicura la preservazione di questa preziosa risorsa e la tutela della biodiversità del litorale marchigiano. Infine, nell’entroterra, a Fabriano, troviamo il Salame di Fabriano, un insaccato dal gusto deciso e caratteristico, frutto di una lunga tradizione di norcineria locale.

I Presìdi Slow Food delle Marche rappresentano, dunque, molto più di una semplice selezione di prodotti di qualità. Sono un’autentica testimonianza della ricchezza agroalimentare regionale, un esempio di come la tradizione possa trovare nuova linfa vitale nella modernità, e un invito a riscoprire il valore di un’alimentazione consapevole, legata al territorio e al rispetto delle sue risorse. Assaggiarli significa entrare in contatto con la vera anima delle Marche, un’anima fatta di sapori, profumi e tradizioni millenarie.