Quando si cambia il vino con la luna?

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Imbottigliare il vino seguendo le fasi lunari ottimizza la conservazione. La luna piena è ideale per tutti i vini. Il quarto calante è perfetto per vini dolci e longevi, mentre la luna nuova è sconsigliata per limbottigliamento.

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Il Ballo Cosmico del Vino: Luna e Imbottigliamento, un’Alleanza Secolare?

Da secoli, l’uomo osserva il cielo, cercando nei suoi ritmi ciclici una guida per le proprie attività. Anche la viticoltura, arte antica e profondamente legata alla natura, non fa eccezione. Se la scelta dei tempi di vendemmia è da sempre attentamente considerata in base alle condizioni climatiche e al grado di maturazione dell’uva, negli ultimi anni si sta riscoprendo un’antica tradizione: l’influenza delle fasi lunari sull’imbottigliamento del vino. Ma quanto c’è di vero in questa pratica, che sembra appartenere più alla sfera della superstizione che a quella della scienza?

La credenza popolare vuole che la luna, con la sua forza gravitazionale, influenzi i liquidi, e dunque anche il vino. Secondo questa visione, imbottigliare seguendo il calendario lunare può ottimizzare la conservazione e la qualità del prodotto nel tempo. La luna piena, con la sua massima influenza gravitazionale, viene considerata ideale per tutti i tipi di vino, favorendo una maggiore stabilità e una migliore conservazione delle caratteristiche organolettiche. In questa fase, si ritiene che il vino sia più “riceptivo” e meno soggetto a future alterazioni.

Un approccio più differenziato suggerisce invece di scegliere il momento del quarto calante per imbottigliare vini dolci e longevi. Questa fase, caratterizzata da una graduale diminuzione dell’influenza lunare, sarebbe ideale per vini che necessitano di un lungo periodo di affinamento, permettendo una migliore conservazione delle delicate note aromatiche e della struttura complessa. L’idea sottesa è che il vino, in questa fase di “riposo” lunare, si stabilizzi più efficacemente.

Al contrario, la luna nuova, con la sua minima influenza gravitazionale, è tradizionalmente sconsigliata per l’imbottigliamento. Si pensa che in questa fase il vino sia più vulnerabile alle oscillazioni e alle alterazioni, con una maggiore probabilità di sviluppare difetti nel corso del tempo.

È importante sottolineare che, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, non esistono prove definitive a supporto di queste affermazioni. Mancano studi rigorosi e controllati che possano validare l’influenza delle fasi lunari sulla conservazione del vino. Tuttavia, la persistenza di questa tradizione in diverse culture vitivinicole suggerisce l’esistenza di un’esperienza empirica accumulata nel corso dei secoli, che merita di essere approfondita e studiata con maggiore attenzione. Forse, al di là delle evidenze scientifiche, resta il fascino di un’antica connessione tra l’uomo, la sua arte e i ritmi misteriosi del cosmo. La scelta di imbottigliare seguendo le fasi lunari, quindi, potrebbe essere vista come un omaggio a questa tradizione, un atto di rispetto per la natura e per il ciclo millenario della vita che si riflette nel calice di un buon vino.