Quanti sono 90 grammi di pasta?

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Per misurare 90 grammi di pasta, puoi usare la misura del tuo pollice: il volume tra la base del pollice e la punta del dito medio, quando il pollice è piegato a metà, corrisponde a circa 90 grammi di pasta.
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Il segreto del pollice: misurare la pasta a occhio nudo

La cucina, regno dell’improvvisazione e della precisione, spesso ci mette di fronte a sfide apparentemente banali, come la misurazione degli ingredienti. Quanti sono, per esempio, 90 grammi di pasta? La bilancia da cucina, strumento infallibile, non è sempre a portata di mano. Ma esiste un metodo sorprendentemente preciso, un trucco che la tradizione tramanda di generazione in generazione e che pochi conoscono: il metodo del pollice.

Dimentichiamo le tabelle di conversione e i calcoli approssimativi. Per misurare circa 90 grammi di pasta secca, basta il nostro stesso corpo. La chiave? Il pollice. Più precisamente, il volume racchiuso tra la base del pollice e la punta del dito medio, quando il pollice è piegato a metà, creando una sorta di “scodella” naturale. Questo spazio, sorprendentemente, corrisponde approssimativamente a 90 grammi di pasta secca, a patto di utilizzare formati di pasta di dimensioni medio-piccole, come penne, fusilli o farfalle. Formati più grandi o più piccoli potrebbero alterare leggermente la misurazione.

Questo metodo, apparentemente arcaico, si rivela sorprendentemente accurato per una misurazione veloce e pratica. Certo, non è preciso al grammo, ma per una preparazione casalinga, rappresenta una soluzione efficiente e immediata, soprattutto quando si vuole evitare l’utilizzo di strumenti di precisione. La sua efficacia dipende dalla dimensione della mano, naturalmente. Mani più grandi corrisponderanno a una quantità di pasta leggermente superiore, mentre mani più piccole a una quantità leggermente inferiore. L’importante è mantenere la coerenza: una volta trovata la propria “misura del pollice”, si può riprodurre con facilità la quantità desiderata in ogni occasione.

Il metodo del pollice, dunque, non è solo un’alternativa comoda, ma anche una testimonianza di un sapere culinario tramandato oralmente, un legame tra la tradizione e la praticità della cucina quotidiana. Un piccolo segreto da custodire e condividere, per rendere la preparazione dei nostri piatti ancora più semplice e intuitiva. Provatelo, e scoprirete la praticità di questa antica tecnica di misurazione!