Quanti sono i vini IGT in Italia?

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In Italia, attualmente ci sono 118 vini tutelati con lindicazione geografica tipica (IGT). Tuttavia, questo numero può variare, poiché un vino IGT può essere promosso a Denominazione di Origine Controllata (DOC) dopo almeno 5 anni, se ne rispetta il disciplinare.

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Il mondo fluido delle IGT italiane: un viaggio tra le 118 (e oltre) denominazioni

L’Italia, terra di vigneti e di tradizioni vinicole secolari, offre un panorama enologico ricco e variegato. Tra le diverse classificazioni, l’Indicazione Geografica Tipica (IGT) rappresenta un’affascinante terra di mezzo, un territorio in continua evoluzione che testimonia la dinamicità del settore vitivinicolo. Attualmente, si contano 118 vini IGT, un numero però destinato a fluttuare nel tempo, seguendo le ambizioni dei produttori e l’evoluzione dei disciplinari.

L’IGT, infatti, a differenza delle DOC e delle DOCG, offre una maggiore flessibilità, consentendo sperimentazioni e innovazioni, pur mantenendo un legame con il territorio di provenienza. Questa peculiarità rende le IGT un vero e proprio laboratorio enologico, dove vitigni autoctoni e internazionali si incontrano, dando vita a vini originali e spesso sorprendenti. Si tratta di un’etichetta che non indica solo la provenienza geografica, ma racconta una storia, l’impegno dei viticoltori e la loro volontà di esplorare nuove frontiere del gusto.

Ma perché il numero di IGT è così dinamico? La risposta risiede nella possibilità di “promozione” a Denominazione di Origine Controllata (DOC). Dopo almeno cinque anni di rispetto rigoroso del disciplinare di produzione, un vino IGT può ambire a questo salto di qualità, ottenendo un riconoscimento più prestigioso e una maggiore tutela. Questo meccanismo genera un flusso costante, con vini che escono dal panorama IGT per entrare in quello DOC, lasciando spazio a nuove denominazioni.

Pensare alle IGT come a un numero statico sarebbe quindi un errore. Si tratta piuttosto di una fotografia istantanea di un mondo in perenne movimento. Un mondo dove la tradizione si fonde con l’innovazione, dando vita a un patrimonio enologico in continua espansione. Dietro ogni etichetta IGT si cela una storia di passione, di ricerca e di legame con il territorio, un racconto che merita di essere scoperto, sorso dopo sorso. E chissà, magari il vino IGT che oggi degustiamo, domani potrebbe fregiarsi del titolo di DOC, testimoniando ancora una volta la vitalità e la capacità di rinnovamento del vino italiano. Per questo, oltre a ricordare il numero 118, è importante comprendere la natura fluida e dinamica di questa categoria, un vero e proprio vivaio di eccellenze enologiche.