Quanto costa una cotoletta da Vittorio?
L’epopea della cotoletta da 180 euro: un mito culinario da Da Vittorio
La cifra, 180 euro, risuona ancora oggi come un eco sonoro nel mondo della gastronomia italiana di lusso. Non si trattava di un’auto di lusso, né di un gioiello, ma di una cotoletta di vitello. La cotoletta, per la precisione, servita presso il ristorante Da Vittorio, tempio della cucina stellata a Brusaporto, in provincia di Bergamo. Un piatto che, seppur rimosso dal menu nel febbraio 2019, continua a alimentare leggende e dibattiti tra appassionati e critici.
Non era semplicemente una cotoletta. Era un’esperienza. Un’esperienza che, a quel prezzo, andava ben oltre il semplice atto di mangiare. Si parlava di una meticolosa selezione del vitello, di una provenienza certificata e di una lavorazione artigianale quasi maniacale. Ogni dettaglio, dalla panatura leggera e dorata alla cottura perfetta, contribuiva a creare un piatto che si elevava a opera d’arte culinaria. La presentazione, sicuramente impeccabile, era parte integrante dell’esperienza, completata da un contorno studiato ad hoc per esaltare la delicatezza della carne.
Ma il prezzo, ovviamente, è il dettaglio che più colpisce. 180 euro per una cotoletta. Una cifra che ha scatenato un vespaio di commenti, tra chi l’ha definita un’esagerazione, un’offesa al buon gusto, e chi invece l’ha vista come un’inevitabile conseguenza dell’alta qualità dei prodotti e dell’eccellenza del servizio offerto da Da Vittorio. Indubbiamente, il prezzo rifletteva non solo il costo della materia prima, ma anche il prestigio del ristorante, la sua reputazione internazionale e la maestria dello chef.
La rimozione della cotoletta dal menu, seppur motivata probabilmente da ragioni commerciali o di rinnovamento, non ha fatto altro che accrescere il suo status mitico. È diventata un simbolo, un’icona di un certo tipo di lusso culinario, un esempio estremo, forse, ma significativo di quanto possa essere elevato il valore di un piatto semplice, se elevato a un livello di assoluta perfezione. La cotoletta da 180 euro di Da Vittorio resta, quindi, ben più di un semplice piatto; è una storia, una leggenda, un piccolo pezzo di storia gastronomica italiana che continua a far parlare di sé. Un esempio di come l’esperienza culinaria, in determinati contesti, possa trascendere il semplice appagamento del gusto, trasformandosi in un’esperienza sensoriale e culturale di alto livello.
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