Quanto rende un caffè?

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Un caffè venduto a 1,10€ genera un utile di 0,08€ al netto dei costi vivi stimati a 0,02€ per ogni caffè erogato.

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Il caffè: un business in tazzina? L’utile nascosto dietro 1,10€

Un caffè. Un rito quotidiano per milioni di italiani, un piacere piccolo ma irrinunciabile. Ma quanto guadagna effettivamente il barista su ogni tazzina che serviamo al bancone? Spesso si pensa a cifre esorbitanti, immaginando margini di profitto stellari. La realtà, però, è più complessa e sfumata. Analizzando i numeri, scopriamo che dietro quel prezzo apparentemente modesto di 1,10€ si cela un’economia a sé stante, fatta di equilibri delicati e margini contenuti.

Prendiamo come esempio un caffè venduto a 1,10€. Secondo una stima, i costi vivi per ogni caffè erogato si aggirano intorno a 0,02€. Questa cifra include elementi come il costo della materia prima (il caffè in grani), il consumo di acqua, zucchero e, in misura minore, l’usura della macchina da caffè e l’utilizzo di bicchieri e palette.

Sottraendo questi 0,02€ al prezzo di vendita di 1,10€, otteniamo un margine lordo di 1,08€. Attenzione però: questo non rappresenta l’utile netto. Da questa cifra vanno infatti detratte tutte le altre spese che il barista deve sostenere per mandare avanti la propria attività. Pensiamo all’affitto del locale, alle utenze (luce, gas, acqua), al personale, alle tasse, alla manutenzione delle attrezzature e a tutti gli altri costi fissi e variabili che incidono sul bilancio.

Dopo aver considerato tutte queste voci di spesa, l’utile netto per ogni caffè venduto a 1,10€ si riduce a circa 0,08€. Una cifra che, seppur apparentemente modesta, moltiplicata per il numero di caffè serviti in una giornata, una settimana, un mese, può contribuire in modo significativo alla redditività del bar.

Questo esempio ci dimostra che il business del caffè non si basa su margini elevati per singola unità, ma sulla quantità. È la capacità di vendere un numero considerevole di caffè che permette al barista di generare un profitto adeguato e di mantenere la propria attività.

Inoltre, è importante considerare che il caffè rappresenta spesso un prodotto “traino” per altri consumi, come brioche, panini, aperitivi, che contribuiscono in modo più sostanziale al fatturato complessivo del locale.

In conclusione, il caffè a 1,10€ non è una miniera d’oro, ma un tassello fondamentale di un’economia più ampia. Un piccolo piacere che, tazzina dopo tazzina, alimenta un settore complesso e dinamico, fatto di passione, impegno e una buona dose di strategia imprenditoriale.