Quanto sale per 100 grammi?

8 visite
I cibi con più di 1,5 grammi di sale ogni 100 grammi, e le bevande con oltre 0,75 grammi di sale ogni 100 millilitri, sono considerati ad alto contenuto di sale.
Commenti 0 mi piace

Il sale nascosto: un’analisi del contenuto di sodio nei nostri cibi e bevande

Il sale, cloruro di sodio, è un elemento essenziale per la vita, ma un suo consumo eccessivo è strettamente legato a numerose patologie cardiovascolari, renali e persino alcuni tipi di tumore. Sapere quanto sale assumiamo quotidianamente è quindi fondamentale per una dieta sana ed equilibrata. Spesso, però, la quantità di sale presente nei cibi e nelle bevande è sottostimata, celata dietro etichette poco chiare o una percezione distorta del gusto.

L’indicazione di riferimento, che individua un alimento o una bevanda come ad alto contenuto di sale, è rappresentata da una soglia precisa: oltre 1,5 grammi di sale per 100 grammi di alimento e oltre 0,75 grammi di sale per 100 millilitri di bevanda. Queste soglie, sebbene possano sembrare basse, rivelano una realtà preoccupante: molti prodotti di largo consumo superano ampiamente questi limiti.

Pensate ad esempio ai prodotti da forno industriali, spesso ricchi di ingredienti che contribuiscono ad aumentare il contenuto di sodio, come alcuni tipi di lievito, conservanti o semplicemente il sale aggiunto per esaltare il sapore. Anche molti cibi pronti, dalle zuppe in scatola ai piatti surgelati, spesso contengono quantità significative di sale, spesso ben al di sopra della soglia critica. Ma il pericolo non si limita ai cibi processati: persino alcuni formaggi stagionati, salumi, salse e condimenti possono nascondere elevate quantità di sale.

Per quanto riguarda le bevande, il problema è spesso meno evidente. Oltre alle bevande gassate, notoriamente ricche di sodio, è importante prestare attenzione anche ad alcuni brodi vegetali o a bevande sportive, che, pur essendo presentate come salutari, possono contenere quantità significative di sale, spesso mascherate da altri sapori.

Come possiamo difenderci da questo “sale nascosto”? La consapevolezza è il primo passo. Leggere attentamente le etichette nutrizionali, prestando attenzione alla voce “sodio” (ricordando che circa il 40% del sodio è rappresentato dal sale) e confrontando i valori tra prodotti simili, è fondamentale. Preferire cibi freschi, cucinare a casa e limitare il consumo di cibi processati, condimenti e bevande zuccherate e salate, sono strategie efficaci per controllare l’apporto giornaliero di sodio. Un’alimentazione varia ed equilibrata, ricca di frutta, verdura e cereali integrali, contribuirà inoltre a ridurre la dipendenza dal sale e a gustare appieno i sapori naturali degli alimenti.

In definitiva, la lotta contro l’eccesso di sale richiede un impegno costante e un’accurata selezione degli alimenti. La conoscenza delle soglie critiche e una maggiore consapevolezza delle abitudini alimentari sono strumenti essenziali per preservare la salute e il benessere a lungo termine.