Chi ha comprato la villa di Chiara Ferragni?

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A inizio 2024 è emerso che Villa Matilda è di proprietà di Flv Immobiliare. La Zedef srl, la cassaforte della famiglia Lucia, è socia di Flv Immobiliare. Fedez detiene una quota del 10% di Zedef srl, mentre il restante 90% è suddiviso tra sua madre (socio di maggioranza) e suo padre.

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Il mistero di Villa Matilda: Ferragnez e un intricato gioco di società

A inizio 2024, la notizia della vendita di Villa Matilda, la lussuosa dimora che aveva ospitato i Ferragnez e la loro famiglia, ha acceso i riflettori su un intricato intreccio societario, sollevando interrogativi sulla reale proprietà dell’immobile. Seppur la villa sia ufficialmente intestata a Flv Immobiliare, la reale titolarità si dipana attraverso un labirinto di partecipazioni che coinvolge direttamente la famiglia Lucia, ovvero i genitori di Fedez.

L’emersione di Flv Immobiliare come proprietaria ha lasciato molti con il fiato sospeso. Infatti, a svelare il legame con i Ferragnez è la presenza di Zedef srl all’interno del capitale sociale di Flv. Zedef srl, una società a responsabilità limitata, funge da cassaforte per gli investimenti della famiglia Lucia. E qui arriva il nodo cruciale: Fedez detiene una quota del 10% di Zedef srl, mentre il restante 90% è ripartito tra la madre e il padre del rapper, con la madre che detiene la quota di maggioranza.

Questo complesso schema societario genera diverse interpretazioni. Si potrebbe ipotizzare una strategia di investimento mirata a proteggere il patrimonio familiare, oppure un’operazione finalizzata a mantenere una certa riservatezza sulla reale titolarità di Villa Matilda. L’aspetto più interessante, e forse controverso, risiede nella proporzione delle quote: la minoranza detenuta da Fedez potrebbe indicare una partecipazione più di facciata che sostanziale, lasciando alla famiglia Lucia il controllo effettivo dell’investimento immobiliare.

L’operazione, per quanto lecita, apre un dibattito sull’opacità del mondo degli investimenti immobiliari ad alto profilo. La scelta di utilizzare una complessa struttura societaria, anziché una proprietà diretta, solleva domande legittime sulla trasparenza e sulla reale volontà di rendere pubblico il nome dei proprietari di un bene così ambito. Inoltre, l’impatto mediatico della notizia, unito alla popolarità dei Ferragnez, ha amplificato l’attenzione su questo caso, portando alla luce le possibili difficoltà nell’accertare la reale proprietà di immobili di lusso gestiti attraverso società intricate.

In definitiva, il caso di Villa Matilda rappresenta un esempio calzante di come la complessità del sistema societario possa nascondere, anche se legalmente, la vera identità dei proprietari di beni di elevato valore. Resta quindi aperta la questione se tale opacità sia effettivamente necessaria, o se non rappresenti piuttosto un’opportunità per perfezionare le normative sulla trasparenza degli investimenti immobiliari, garantendo maggiore chiarezza e tracciabilità delle proprietà.