Come far chiudere le ragadi?

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Le ragadi anali, nel 30% dei casi, guariscono con creme anestetiche topiche. Queste, applicate più volte al giorno, soprattutto prima della defecazione, alleviano lo spasmo sfinteriale, favorendo la cicatrizzazione.

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Ragadi Anali: Oltre la Crema, un Approccio Completo per la Guarigione

Le ragadi anali, piccoli ma dolorosi tagli nella mucosa anale, rappresentano un disturbo comune che può compromettere significativamente la qualità della vita. Sebbene la guarigione spontanea sia possibile, e le creme anestetiche topiche offrano un sollievo importante, limitarsi a questa strategia potrebbe non essere sufficiente per tutti. Comprendere la natura delle ragadi e adottare un approccio olistico, che integri terapie mediche a buone abitudini, è fondamentale per favorire una cicatrizzazione completa e duratura.

Il Ruolo Chiave delle Creme Anestetiche:

Come giustamente indicato, le creme anestetiche topiche svolgono un ruolo cruciale nella gestione del dolore. La loro applicazione, ripetuta durante il giorno e strategicamente posizionata prima di ogni evacuazione, agisce in due modi principali:

  • Riduzione dello Spasmo Sfinteriale: Il dolore acuto causato dalla ragade induce un involontario spasmo del muscolo sfintere anale interno. Questo spasmo, a sua volta, riduce l’afflusso di sangue alla zona lesionata, ostacolando il processo di guarigione. Le creme anestetiche aiutano a rilassare il muscolo, alleviando lo spasmo e favorendo una migliore vascolarizzazione.
  • Allevio del Dolore: L’anestetico locale presente nella crema attenua il dolore durante e dopo la defecazione, rendendo il passaggio delle feci meno traumatico e diminuendo la paura di andare in bagno, che spesso porta a stitichezza.

Tuttavia, è importante sottolineare che le creme anestetiche sono un ausilio sintomatico, non una cura definitiva. Agiscono sul sintomo (il dolore) ma non affrontano direttamente la causa della ragade.

Oltre la Crema: Un Approccio Multidisciplinare:

Per ottimizzare la guarigione delle ragadi anali, è necessario un approccio più completo che includa i seguenti aspetti:

  • Modifica della Dieta: La stitichezza è una delle cause principali delle ragadi anali. Incrementare l’apporto di fibre nella dieta, attraverso il consumo di frutta, verdura, legumi e cereali integrali, aiuta ad ammorbidire le feci e a facilitarne l’evacuazione. Anche l’idratazione è fondamentale: bere abbondante acqua durante il giorno contribuisce a mantenere le feci morbide. L’integrazione di fibre, come lo psillio, può essere utile in caso di difficoltà ad ottenere un adeguato apporto di fibre tramite la dieta.

  • Igiene Anale Delicata: Evitare l’uso di carta igienica ruvida e preferire salviette umidificate senza profumo o, ancora meglio, un bidet. Asciugare delicatamente la zona anale tamponando, senza sfregare.

  • Esercizio Fisico Regolare: L’attività fisica stimola la motilità intestinale e aiuta a prevenire la stitichezza. Anche brevi passeggiate quotidiane possono fare la differenza.

  • Farmaci Lassativi (se necessari): In caso di stitichezza persistente nonostante le modifiche dietetiche, il medico curante può prescrivere lassativi blandi, come il macrogol, per ammorbidire le feci. È importante evitare l’uso di lassativi irritanti, che possono peggiorare la situazione.

  • Nitroglicerina Topica o Calcio-antagonisti Topici (su prescrizione medica): In alcuni casi, il medico può prescrivere pomate a base di nitroglicerina o calcio-antagonisti, che aiutano a rilassare il muscolo sfintere anale interno e a migliorare l’afflusso di sangue alla zona lesionata. Questi farmaci, tuttavia, possono avere effetti collaterali e devono essere utilizzati sotto stretto controllo medico.

  • Iniezioni di Tossina Botulinica (Botox): In casi refrattari ad altre terapie, l’iniezione di tossina botulinica nel muscolo sfintere anale interno può essere una soluzione efficace per rilassarlo e favorire la guarigione.

  • Intervento Chirurgico (Sphincterotomia Laterale Interna): L’intervento chirurgico, consistente nel taglio parziale del muscolo sfintere anale interno, è una soluzione definitiva ma viene riservata ai casi più gravi e resistenti a tutte le altre terapie.

Quando Consultare un Medico:

Se il dolore persiste per più di qualche giorno, se si nota sanguinamento anale abbondante, o se si sospetta la presenza di altre patologie, è fondamentale consultare un medico proctologo. Una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato sono essenziali per una guarigione efficace e per prevenire la cronicizzazione del problema.

In conclusione, la guarigione delle ragadi anali richiede un approccio integrato che vada oltre l’uso delle sole creme anestetiche. Modifiche dietetiche, igiene accurata, attività fisica regolare e, se necessario, terapie farmacologiche mirate, sono elementi chiave per favorire la cicatrizzazione e migliorare la qualità della vita. Non esitare a consultare un medico per una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato.