Come prolungare un preliminare di vendita?

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Per prorogare un contratto preliminare di vendita, esistono due opzioni:

  1. Modificare la scadenza tramite un nuovo atto notarile (opzione costosa).

  2. Differire la stipula dellatto definitivo con un semplice accordo verbale.

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Prorogare il preliminare di vendita: un percorso tra sicurezza e convenienza

Il contratto preliminare di vendita rappresenta un passaggio fondamentale nell’iter di acquisto di un immobile. Stabilisce gli accordi tra venditore e acquirente prima della stipula definitiva del rogito notarile, ma la sua validità ha una scadenza. Cosa accade se, per motivi legittimi, si necessita di prorogare il termine fissato? Le opzioni a disposizione sono due, ognuna con i suoi pro e contro, che vanno valutati attentamente in base alla situazione specifica.

La via sicura: il nuovo atto notarile

La soluzione più sicura e consigliata, sebbene più onerosa, è quella di stipulare un nuovo atto notarile che modifichi la data di scadenza del contratto preliminare. Questa scelta offre la massima tutela legale a entrambe le parti. Il nuovo atto, redatto dal notaio, formalizza chiaramente la proroga, specificando la nuova data di scadenza e, eventualmente, eventuali modifiche alle condizioni inizialmente pattuite. La trasparenza e la certezza giuridica offerte da questa procedura sono innegabili. Tuttavia, è importante considerare i costi aggiuntivi legati alle spese notarili e di registrazione, che possono rappresentare un peso significativo, soprattutto se la proroga è di breve durata.

La strada meno costosa: l’accordo verbale e i suoi rischi

Un’alternativa, più economica ma anche più rischiosa, è quella di concordare una proroga del termine di stipula dell’atto definitivo tramite un semplice accordo verbale. Questa opzione, sebbene non richieda spese notarili, presenta delle criticità. La mancanza di un atto scritto può generare difficoltà in caso di controversie. Dimostrare l’esistenza di un accordo verbale, infatti, potrebbe risultare complesso e richiedere prove difficili da reperire. In caso di disaccordo tra le parti, la mancanza di documentazione scritta potrebbe svantaggiare uno o entrambi i contraenti, esponendoli a contenziosi lunghi e costosi.

Scegliere la soluzione più adatta:

La scelta tra queste due opzioni dipende da diversi fattori: la durata della proroga richiesta, la fiducia reciproca tra le parti, la complessità del contratto preliminare e, naturalmente, la disponibilità economica. Una proroga di breve durata e tra parti che si conoscono bene potrebbe giustificare un accordo verbale, supportato magari da una semplice email di conferma, purché entrambe le parti siano consapevoli dei rischi connessi. Per proroghe più lunghe o in situazioni caratterizzate da una minore fiducia reciproca, è fortemente consigliabile optare per il nuovo atto notarile, garantendosi così la massima protezione legale.

In conclusione, prorogare un preliminare di vendita richiede attenzione e ponderazione. La scelta tra la sicurezza di un atto notarile e la convenienza di un accordo verbale deve essere fatta consapevolmente, valutando attentamente i rischi e i benefici di ciascuna opzione e, idealmente, con il supporto di un professionista del settore, come un avvocato o un notaio, che potrà fornire una consulenza personalizzata in base alle specifiche esigenze del caso.