Cosa comprendono i mq commerciali?
La superficie commerciale include larea interna, le pertinenze esclusive (muri, balconi, giardini), e gli spazi accessori (cantina, garage, soffitta).
Decifrare i metri quadri commerciali: cosa includono veramente?
Quando si parla di immobili, il termine “metri quadri commerciali” è spesso fonte di confusione. Capire cosa effettivamente comprendono è fondamentale, sia per chi compra che per chi vende, per evitare fraintendimenti e valutazioni errate. Non basta infatti considerare la semplice superficie calpestabile dell’appartamento, ma bisogna tenere conto di diversi fattori che contribuiscono al calcolo finale dei mq commerciali.
In linea generale, la superficie commerciale di un immobile si compone di tre elementi principali:
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Superficie interna: Questa è la parte più intuitiva e rappresenta l’area effettivamente calpestabile all’interno dell’abitazione, misurata al netto di muri perimetrali e tramezzi. Include quindi soggiorni, camere da letto, cucina, bagni e corridoi.
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Pertinenze esclusive: Questo elemento è cruciale e spesso genera dubbi. Le pertinenze esclusive sono spazi esterni di proprietà esclusiva dell’immobile, come balconi, terrazzi, giardini, logge e porticati. Non vengono calcolati interamente nella superficie commerciale, ma con una percentuale che varia a seconda della loro tipologia e della loro effettiva utilizzabilità. Ad esempio, un balcone coperto e agibile avrà una percentuale di incidenza maggiore rispetto ad un piccolo balconcino. Anche muri perimetrali e facciate esterne rientrano in questa categoria, contribuendo al calcolo dei mq commerciali.
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Spazi accessori: Cantina, garage, soffitta e posti auto coperti di pertinenza esclusiva sono considerati spazi accessori. Anche in questo caso, non vengono conteggiati al 100% nella superficie commerciale, ma con una percentuale ridotta rispetto alla superficie interna. L’incidenza varia a seconda della tipologia di accessorio e della sua accessibilità. Ad esempio, una cantina ampia e asciutta avrà una valutazione maggiore rispetto ad un piccolo ripostiglio interrato.
È importante sottolineare che non esiste una normativa nazionale univoca che definisca con precisione le percentuali di incidenza di pertinenze e accessori. Queste possono variare a seconda delle consuetudini locali, dei regolamenti comunali e delle specifiche contrattuali. Per questo motivo, è sempre consigliabile consultare un tecnico qualificato, come un geometra o un architetto, per ottenere una valutazione precisa e affidabile della superficie commerciale di un immobile.
Infine, è bene ricordare che la superficie commerciale non va confusa con la superficie catastale, che segue criteri di calcolo differenti e serve principalmente per determinare la rendita catastale dell’immobile. Pertanto, per evitare equivoci e avere una chiara comprensione del valore di un immobile, è fondamentale conoscere la differenza tra queste due tipologie di superfici e comprendere appieno cosa includono i metri quadri commerciali.
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