Quanti kW al contatore per appartamento con piano a induzione?

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Lutilizzo di un piano a induzione in appartamento, con un assorbimento tipico tra 2 e 3+ kW, potrebbe richiedere un adeguamento della potenza del contatore. I tradizionali 3 kW potrebbero non essere sufficienti a supportare contemporaneamente il piano cottura e altri elettrodomestici, rendendo consigliabile un aumento a 4 o 6 kW.

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Piano a induzione in appartamento: quanti kW servono al contatore?

L’arrivo di un piano cottura a induzione in cucina rappresenta un passo verso la modernità e l’efficienza energetica. Tuttavia, questo elettrodomestico, con il suo consumo energetico concentrato, può mettere a dura prova l’impianto elettrico di un appartamento, soprattutto se quest’ultimo è ancora dotato di un contatore tradizionale. Quanti kW sono necessari al contatore per garantire un funzionamento ottimale e senza interruzioni?

Un piano a induzione, a seconda del modello e del numero di fuochi, assorbe tipicamente tra i 2 e i 3,5 kW. Considerando che la potenza nominale di un contatore standard in molti appartamenti è di 3 kW, l’utilizzo contemporaneo del piano cottura e di altri elettrodomestici comuni, come forno, lavatrice, lavastoviglie, scaldabagno elettrico o anche solo un semplice asciugacapelli, può facilmente superare questa soglia, provocando il fastidioso (e a volte pericoloso) intervento dell’interruttore differenziale, comunemente chiamato “salvavita”.

Immaginate la scena: state preparando una cena elaborata con tutti i fuochi accesi e il forno a pieno regime. Improvvisamente, blackout! L’impianto elettrico, sovraccarico, ha ceduto. Una situazione tutt’altro che ideale, che può essere evitata con un’attenta valutazione del proprio fabbisogno energetico.

Per chi desidera installare un piano a induzione, è quindi fondamentale valutare un adeguamento della potenza del contatore. Un aumento a 4,5 kW potrebbe essere sufficiente per appartamenti di piccole dimensioni con un utilizzo moderato di altri elettrodomestici energivori. Tuttavia, per abitazioni più grandi o per chi fa un uso intensivo di elettrodomestici, la scelta consigliata è un contatore da 6 kW, che offre un margine di sicurezza maggiore e una maggiore flessibilità nell’utilizzo contemporaneo di più apparecchi.

Richiedere l’aumento di potenza al proprio fornitore di energia è un’operazione relativamente semplice e prevede un costo una tantum per la modifica del contatore e un eventuale adeguamento del canone mensile. Un investimento che, considerando i vantaggi in termini di comfort e sicurezza, si ripaga nel tempo, evitando spiacevoli inconvenienti e garantendo la piena fruibilità del proprio piano a induzione e di tutti gli altri elettrodomestici.

Prima di procedere con l’acquisto del piano a induzione, è consigliabile contattare un elettricista qualificato per una verifica dell’impianto elettrico domestico e per una consulenza personalizzata sulla potenza del contatore più adatta alle proprie esigenze. Questo permetterà di evitare problemi futuri e di godere appieno dei vantaggi offerti dalla cucina a induzione.