Quanto anticipo si dà al compromesso?

Quanto anticipo si versa al compromesso immobiliare?

Nel momento in cui si firma il compromesso di vendita immobiliare, ovvero l’accordo preliminare che vincola le parti alla compravendita dell’immobile, è consuetudine versare un anticipo del prezzo compreso tra il 10% e il 20% del valore totale dell’immobile. Questo importo può svolgere due funzioni principali:

• Acconto sul prezzo finale: L’anticipo può essere considerato un pagamento anticipato sul prezzo complessivo concordato per l’acquisto dell’immobile. Viene sottratto dal prezzo finale al momento del rogito notarile, quando avviene il saldo del pagamento.

• Caparra confirmatoria: L’anticipo può anche essere considerato una caparra confirmatoria, ovvero una somma di denaro versata a garanzia dell’adempimento del contratto da parte di entrambe le parti. Se l’acquirente recede dall’acquisto, la caparra viene trattenuta dal venditore come risarcimento per il mancato adempimento. Se, invece, è il venditore a recedere, è tenuto a restituire all’acquirente una somma doppia rispetto all’anticipo versato.

La scelta tra acconto e caparra confirmatoria dipende dagli accordi tra le parti e deve essere specificata nel compromesso. Nel caso dell’acconto, l’importo versato viene utilizzato come anticipo sul prezzo finale, mentre in caso di caparra confirmatoria assume una funzione di garanzia.

È importante notare che il pagamento dell’anticipo non comporta automaticamente il trasferimento della proprietà dell’immobile. Il trasferimento avviene solo con il rogito notarile, quando viene stipulato il contratto definitivo di compravendita. L’anticipo, quindi, ha la funzione di confermare l’impegno delle parti a concludere la compravendita secondo i termini stabiliti nel compromesso.