Quanto costa 1 mq a Milano?
Milano, città di contrasti: il prezzo al metro quadro e la sua disuguaglianza
Milano, motore economico d’Italia, mostra un volto ambivalente quando si parla di mercato immobiliare. Mentre la città pulsa di attività e innovazione, i suoi prezzi al metro quadro raccontano una storia di profonde disuguaglianze, un divario che si riflette non solo tra Milano e le altre province lombarde, ma anche all’interno della città stessa. Il dato medio, agghiacciante per molti, si attesta intorno ai 4.400 euro al metro quadro per un appartamento in vendita. Questa cifra, ben superiore alla media regionale e addirittura del 55% superiore alla media provinciale, dipinge un quadro di inaccessibilità per una fetta significativa della popolazione.
La cifra di 4.400 euro rappresenta una media, una fotografia statistica che nasconde una realtà ben più complessa e stratificata. Infatti, il prezzo al metro quadro varia enormemente a seconda del quartiere, dello stato dell’immobile, della presenza di servizi e del tipo di appartamento. Un bilocale ristrutturato in zona Navigli potrà facilmente superare i 7.000 euro al metro quadro, mentre un appartamento in periferia, magari necessitante di ristrutturazioni, potrebbe avvicinarsi ai 3.000 euro, ma difficilmente scendere al di sotto.
Questo divario genera un’esclusione sociale palpabile. L’accesso alla casa, un diritto fondamentale, diventa un privilegio per pochi, relegando molti giovani e famiglie a redditi medio-bassi a vivere in periferia o a rinunciare al sogno di possedere un immobile nella città che li ospita. La conseguenza è una crescente gentrification, con lo spostamento delle classi meno abbienti verso le aree più periferiche, accentuando le disuguaglianze sociali e territoriali.
Ma il problema non si limita alla semplice questione economica. L’eccessivo costo degli immobili incide sulla qualità della vita, sulla possibilità di conciliare lavoro e famiglia, e sulla stessa identità della città. Una Milano sempre più inaccessibile rischia di perdere il suo tessuto sociale variegato, rischiando di diventare una città per pochi, un’isola di lusso circondata da aree sempre più marginali.
Per contrastare questa tendenza, servono politiche urbane coraggiose e lungimiranti, che vadano oltre le semplici misure di incentivazione fiscale. Si necessita di una pianificazione territoriale attenta, di investimenti nell’edilizia sociale, di una maggiore attenzione alla riqualificazione delle aree periferiche, e di un’integrazione di servizi e infrastrutture in tutto il territorio cittadino. Solo così Milano potrà mantenere il suo ruolo di città viva e dinamica, accessibile a tutti i suoi abitanti, indipendentemente dal loro reddito. Il prezzo al metro quadro, infatti, è solo un sintomo di un problema ben più profondo che necessita di una soluzione strutturale e di una visione a lungo termine.
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