Quanto si guadagna ad affittare a studenti?

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La locazione a studenti offre un canone più elevato rispetto a quello per le famiglie. Il rendimento lordo per gli investitori si attesta tra il 5% e il 6%, superiore alla media del mercato immobiliare.

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Affittare a studenti: un investimento redditizio?

L’affitto a studenti universitari si presenta come una nicchia di mercato immobiliare con caratteristiche peculiari e potenzialità interessanti per gli investitori. La domanda costante di alloggi nelle città universitarie, unita alla flessibilità e alla breve durata dei contratti, spinge molti proprietari a considerare questa opzione. Ma quanto si guadagna realmente affittando a studenti? E quali sono i pro e i contro da valutare attentamente?

La premessa di partenza è che, generalmente, gli affitti per studenti permettono di ottenere un canone più elevato rispetto ai contratti tradizionali per famiglie. Questo si deve principalmente alla possibilità di locare a più inquilini contemporaneamente, dividendo l’immobile in stanze singole e condividendo gli spazi comuni. Tale strategia, definita “affitto a stanza”, massimizza la redditività dell’immobile, incrementando il canone percepito complessivamente. Si parla quindi di un rendimento lordo che, secondo le stime di mercato, può attestarsi tra il 5% e il 6%, una percentuale superiore alla media del mercato immobiliare residenziale, che si aggira solitamente intorno al 3-4%.

Tuttavia, è fondamentale non limitarsi a considerare solo il rendimento lordo. Gestire un immobile locato a studenti presenta delle specificità che possono incidere sul guadagno netto. La rotazione degli inquilini è elevata, con conseguenti periodi di vacancy e costi di intermediazione più frequenti. Inoltre, la manutenzione ordinaria e straordinaria potrebbe essere più onerosa a causa dell’usura maggiore degli spazi condivisi. Bisogna anche considerare l’aspetto gestionale, che può richiedere più tempo ed energie per la gestione dei singoli contratti, la riscossione degli affitti e la risoluzione di eventuali problematiche di convivenza.

Un altro elemento da valutare attentamente è la tipologia di contratto di locazione. Oltre ai contratti transitori per studenti, esistono altre formule contrattuali, come il contratto di coabitazione o la locazione a gruppi di studenti, ognuna con specifiche clausole e implicazioni fiscali. La scelta del contratto più adeguato dipende dalle esigenze del proprietario e dalle caratteristiche dell’immobile.

Infine, la localizzazione dell’immobile gioca un ruolo cruciale. La vicinanza all’università, la presenza di servizi e collegamenti efficienti con i mezzi pubblici sono fattori determinanti per attrarre studenti e massimizzare la redditività dell’investimento.

In conclusione, affittare a studenti può rappresentare un’opportunità di investimento interessante, con un potenziale di rendimento superiore alla media. Tuttavia, è fondamentale valutare attentamente tutti gli aspetti, dai costi di gestione alla tipologia di contratto, per evitare spiacevoli sorprese e massimizzare il guadagno netto. Una pianificazione accurata e una gestione oculata sono indispensabili per trasformare questa opportunità in un investimento di successo.