Chi determina le tariffe per il servizio taxi?

Chi regolamenta le tariffe dei taxi?

Le tariffe dei servizi taxi in Italia sono determinate dai Comuni. Tale regolamentazione è stabilita dalla legge 21/92, che delega ai Comuni la competenza in materia di determinazione delle tariffe per il servizio taxi.

Criteri per la determinazione delle tariffe

I Comuni, nell’esercizio della loro competenza, devono definire i criteri per la determinazione delle tariffe taxi. Questi criteri devono essere specificati nei regolamenti comunali e possono variare da Comune a Comune. Tuttavia, esistono alcuni principi generali che sono comunemente applicati.

Uno dei criteri più importanti è la distinzione tra tariffe urbane ed extraurbane. Le tariffe urbane si applicano ai servizi svolti all’interno del territorio comunale e sono solitamente multiple, cioè variano a seconda della fascia oraria, della giornata e della distanza percorsa. Le tariffe extraurbane, invece, si applicano ai servizi svolti al di fuori del territorio comunale e sono generalmente chilometriche, cioè variano in base al numero di chilometri percorsi.

Altri criteri che possono essere presi in considerazione nella determinazione delle tariffe includono:

• Costi di esercizio (carburante, manutenzione, assicurazione)
• Tempo di attesa e di percorrenza
• Tutela dei consumatori
• Aspetti di concorrenza

Approvazione delle tariffe

Una volta definiti i criteri di determinazione delle tariffe, i Comuni devono approvare le tariffe stesse mediante delibera di consiglio comunale. Tale delibera deve essere pubblicata all’albo pretorio del Comune e deve essere resa nota ai tassisti e al pubblico.

Conclusioni

La regolamentazione delle tariffe dei taxi è una competenza dei Comuni, che devono definirne i criteri in base a principi di equità, tutela dei consumatori e sostenibilità economica. Le tariffe urbane sono solitamente multiple, mentre quelle extraurbane sono chilometriche.