Come farsi pagare se non si ha la partita IVA?

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Per prestazioni occasionali senza partita IVA, emetti una ricevuta con il 20% di ritenuta dacconto. Includi data, numero progressivo, tuoi dati e quelli del cliente.
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Lavorare senza Partita IVA: Come gestire correttamente i pagamenti per prestazioni occasionali

Lavorare saltuariamente, offrendo servizi o prestazioni occasionali, può essere un’ottima opportunità, ma la questione dei pagamenti e della corretta gestione amministrativa può generare dubbi. Molti, infatti, si chiedono come farsi pagare senza possedere una Partita IVA. La risposta, per prestazioni occasionali, non è l’evasione fiscale, ma l’utilizzo di una specifica procedura che garantisce sia la corretta remunerazione del lavoratore che il rispetto delle normative tributarie.

La soluzione più appropriata, in questo caso, è la ricevuta non soggetta ad IVA con ritenuta d’acconto. Questo documento fiscale, semplice da compilare, permette di ricevere il pagamento per il servizio svolto, tenendo conto delle imposte dovute. Ricordiamo che l’emissione della ricevuta è obbligatoria per importi superiori a 77,47 euro.

Cosa deve contenere la ricevuta?

La ricevuta deve essere compilata con precisione e chiarezza, includendo i seguenti dati essenziali:

  • Data di emissione: Data in cui viene rilasciata la ricevuta.
  • Numero progressivo: Un numero unico che identifica la ricevuta all’interno della serie annuale. È consigliabile utilizzare un sistema di numerazione progressiva per facilitare la gestione contabile.
  • Dati del prestatore d’opera: Nome e cognome (o ragione sociale se si tratta di un’attività individuale iscritta nel registro delle imprese), indirizzo completo, codice fiscale.
  • Dati del committente: Nome e cognome (o ragione sociale), indirizzo completo, codice fiscale.
  • Descrizione del servizio: Specifica dettagliata del servizio o della prestazione resa. Evitare descrizioni generiche, optando per una descrizione precisa e chiara. Esempio: “Consulenza informatica per l’installazione di un nuovo software”, anziché semplicemente “Consulenza informatica”.
  • Importo lordo: Importo totale dovuto per il servizio.
  • Ritenuta d’acconto: Calcolata al 20% sull’importo lordo. Questa percentuale viene trattenuta dal committente e versata all’erario.
  • Importo netto: Importo lordo meno la ritenuta d’acconto. Questo è l’importo che effettivamente riceverà il prestatore d’opera.

Esempio di ricevuta:

Data: 27/10/2023
Numero: 001/2023

Prestatore d'opera:
Mario Rossi
CF: RSMMRR70A01A234Z
Via Roma, 10 - 00100 Roma

Committente:
Luigi Verdi
CF: VRDLGI75A01B567Y
Via Dante, 25 - 00100 Roma


Descrizione del servizio: Riparazione PC portatile
Importo lordo: € 100,00
Ritenuta d'acconto (20%): € 20,00
Importo netto: € 80,00

Firma: _____________________

Attenzione: L’emissione della ricevuta con ritenuta d’acconto è consentita solo per prestazioni occasionali e non per attività continuative o professionali. In caso di attività professionale o di redditi elevati è fondamentale aprire una Partita IVA. In caso di dubbi o per una consulenza più approfondita, si consiglia di rivolgersi ad un commercialista. Questo articolo ha carattere informativo e non sostituisce la consulenza di un professionista.