Come pubblicare senza partita IVA?

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La pubblicazione di un libro non richiede la partita IVA. Per ricevere i guadagni derivanti dalle vendite, è sufficiente il codice fiscale, documento in possesso di tutti i residenti in Italia.

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Autopubblicazione e Fisco: Guida Pratica per Scrittori Senza Partita IVA

Il sogno di vedere il proprio libro pubblicato e raggiungere un vasto pubblico è un traguardo ambito da molti. Fortunatamente, l’avvento dell’autopubblicazione ha reso questo sogno più accessibile che mai. Tuttavia, spesso si sollevano dubbi riguardo gli aspetti fiscali, in particolare la necessità di possedere una partita IVA per poter vendere il proprio libro. La buona notizia è che, nella maggior parte dei casi, pubblicare un libro non richiede l’apertura di una partita IVA.

Infatti, la legge italiana prevede delle eccezioni per quelle che vengono considerate attività occasionali. La pubblicazione e la vendita di un libro, soprattutto in fase iniziale e con volumi di vendita limitati, rientrano spesso in questa categoria. Questo significa che per ricevere i proventi derivanti dalle vendite del tuo libro, è sufficiente il tuo codice fiscale.

Come funziona nella pratica?

Quando vendi il tuo libro, sia tramite piattaforme di self-publishing come Amazon KDP, sia direttamente al pubblico durante presentazioni o eventi, dovrai rilasciare una ricevuta per prestazione occasionale al tuo acquirente o alla piattaforma di pubblicazione. Questa ricevuta dovrà contenere:

  • I tuoi dati anagrafici (nome, cognome, indirizzo, codice fiscale).
  • I dati dell’acquirente (nome o ragione sociale, indirizzo e codice fiscale o partita IVA).
  • La data e il numero progressivo della ricevuta.
  • La descrizione della prestazione (es: “Vendita libro [titolo del libro]”).
  • L’importo lordo percepito.
  • La ritenuta d’acconto del 20% (se l’acquirente è un sostituto d’imposta, come ad esempio Amazon KDP).
  • L’indicazione che si tratta di una prestazione occasionale e che non si è soggetti ad IVA.
  • Eventualmente, l’indicazione della marca da bollo da 2€ se l’importo supera i 77,47€.

Ritenuta d’Acconto e Dichiarazione dei Redditi

La ritenuta d’acconto del 20% è una somma che l’acquirente trattiene dall’importo che ti spetterebbe e versa direttamente all’Erario come anticipo sulle tue imposte sul reddito. Pertanto, dovrai indicare i proventi derivanti dalla vendita del tuo libro nella tua dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Modello Redditi Persone Fisiche). In sede di dichiarazione, potrai dedurre le spese sostenute per la realizzazione del libro (es: editing, grafica, promozione), purché siano documentate.

Quando la Partita IVA diventa obbligatoria?

L’occasionalità di un’attività è un concetto che si valuta caso per caso. Se la pubblicazione e la vendita del libro diventano un’attività abituale e prevalente, ovvero se rappresentano la tua principale fonte di reddito e vengono svolte con regolarità e organizzazione, allora l’apertura della partita IVA diventa obbligatoria. Non esiste una soglia fissa di guadagno che fa scattare l’obbligo, ma è importante valutare la frequenza, l’organizzazione e l’ammontare dei ricavi complessivi.

Consigli utili:

  • Tieni traccia di tutte le entrate e uscite relative alla pubblicazione del tuo libro.
  • Conserva tutte le ricevute e i documenti giustificativi delle spese sostenute.
  • In caso di dubbi, consulta un commercialista per una consulenza personalizzata sulla tua situazione specifica.

In conclusione, pubblicare il tuo libro senza partita IVA è possibile, a patto che l’attività rimanga occasionale. Segui le nostre indicazioni, mantieni una contabilità accurata e, se necessario, rivolgiti a un professionista per una consulenza. In bocca al lupo per la tua pubblicazione!