Cosa succede ai passeggeri se il conducente è ubriaco?

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La guida in stato di ebbrezza è punita per legge, ma i passeggeri ubriachi non incorrono in sanzioni. La responsabilità delle infrazioni stradali ricade sul solo conducente.
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Passeggeri ubriachi: spettatori passivi o complici inconsapevoli?

La guida in stato di ebbrezza è un crimine, un atto irresponsabile che mette a rischio la vita di chi è alla guida e di tutti gli altri utenti della strada. Le sanzioni per il conducente sono severe e giustamente così. Ma cosa succede ai passeggeri che, consapevoli dell’ubriachezza del conducente, decidono comunque di salire a bordo? Sebbene la legge non preveda sanzioni specifiche per i passeggeri ubriachi, la loro posizione non è così semplice come potrebbe sembrare. Essi, infatti, si trovano in una zona grigia di responsabilità morale e, potenzialmente, anche legale, che merita una riflessione approfondita.

È vero, la responsabilità delle infrazioni stradali commesse a causa di guida in stato di ebbrezza ricade interamente sul conducente. Lui è colui che tiene in mano il volante, lui è colui che commette l’illecito. I passeggeri, anche se ubriachi, non vengono multati né perseguiti penalmente. Questo non significa, però, che siano esenti da ogni conseguenza.

La loro posizione è, anzitutto, eticamente discutibile. Salire su un’auto guidata da una persona visibilmente ubriaca è un atto di irresponsabilità che espone se stessi e gli altri a un pericolo concreto. È un’accettazione, silenziosa ma reale, del rischio. Si tratta di una complicità passiva, ma complicità pur sempre.

Inoltre, la situazione potrebbe complicare le cose in caso di incidente. L’ubriachezza del passeggero potrebbe influire sulle valutazioni delle responsabilità civili, ad esempio riguardo alla quantificazione del danno. Una perizia medico-legale potrebbe evidenziare un’alterazione delle capacità cognitive del passeggero, influenzando la sua capacità di contribuire alla propria sicurezza o a quella degli altri. In un contenzioso, questo aspetto potrebbe essere utilizzato per ridurre la percentuale di responsabilità attribuita al conducente, con conseguenze anche economiche per il passeggero stesso.

Infine, la dimensione sociale del problema non va sottovalutata. La tolleranza verso la guida in stato di ebbrezza, anche da parte di chi non è alla guida, contribuisce a normalizzare un comportamento pericoloso e a perpetuare un circolo vizioso di irresponsabilità. Una maggiore consapevolezza da parte dei passeggeri, una scelta più responsabile nel rifiutare di salire su un veicolo condotto da una persona ubriaca, potrebbe contribuire significativamente a ridurre il numero di incidenti stradali causati dall’alcol.

In conclusione, sebbene la legge non punisca i passeggeri ubriachi, la loro responsabilità morale è innegabile. La scelta di salire su un’auto guidata da una persona in stato di ebbrezza non è solo irresponsabile, ma potrebbe avere conseguenze impreviste e spiacevoli, sia sul piano civile che su quello morale. La consapevolezza del rischio e il coraggio di dire “no” sono gli strumenti più efficaci per promuovere una cultura della sicurezza stradale.