Cosa succede se non ho 20 anni di contributi?

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Se non si dispone di 20 anni di contributi o la pensione calcolata è inferiore a 1,5 volte lassegno sociale, si può andare in pensione a 71 anni (anno 2021) anche con solo 5 anni di contributi versati. Il calcolo della pensione in questo caso viene effettuato solo con il sistema contributivo.

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La Pensione di Vecchiaia Contributiva: Quando Meno di 20 Anni di Contributi non Significa Rinunciare alla Pensione

L’obiettivo di una vita lavorativa è spesso quello di garantirsi un futuro sereno e economicamente stabile attraverso la pensione. Ma cosa succede se, per diverse ragioni, non si raggiungono i canonici 20 anni di contributi necessari per la pensione di vecchiaia ordinaria? Fortunatamente, il sistema previdenziale italiano prevede delle alternative, una delle quali è la pensione di vecchiaia contributiva.

Questo strumento rappresenta una boccata d’aria per coloro che, pur non avendo maturato i requisiti contributivi standard, hanno comunque versato un minimo di contributi e desiderano accedere alla pensione. La pensione di vecchiaia contributiva si rivolge a chi si trova in una di queste due situazioni principali:

  1. Meno di 20 anni di contributi versati: Anche se non si raggiungono i 20 anni, la pensione di vecchiaia contributiva offre una via d’uscita.
  2. Pensione calcolata inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale: Se, pur avendo versato contributi sufficienti, la pensione che si andrebbe a percepire è particolarmente bassa, questa opzione può risultare più vantaggiosa.

Qual è l’età per accedere alla pensione di vecchiaia contributiva?

Al 2021, l’età per accedere a questa forma di pensione è fissata a 71 anni. È importante sottolineare che questo requisito anagrafico è soggetto ad adeguamenti periodici in base all’aspettativa di vita, quindi è fondamentale verificare le disposizioni normative vigenti al momento del raggiungimento dell’età pensionabile.

Il Ruolo Cruciale del Sistema Contributivo

La caratteristica distintiva della pensione di vecchiaia contributiva risiede nel metodo di calcolo: viene utilizzato esclusivamente il sistema contributivo. Questo significa che l’importo della pensione è determinato unicamente dai contributi effettivamente versati durante la vita lavorativa, rivalutati e moltiplicati per un coefficiente che varia in base all’età del pensionato.

A differenza del sistema retributivo (basato sulle ultime retribuzioni percepite) o del sistema misto (che combina i due metodi), il sistema contributivo è strettamente legato al montante dei contributi accantonati. Pertanto, l’importo della pensione sarà proporzionale all’ammontare dei contributi versati, rivalutati nel tempo.

Almeno 5 Anni di Contributi: Una Condizione Essenziale

Un aspetto cruciale da tenere presente è che, per poter accedere alla pensione di vecchiaia contributiva, è necessario aver versato almeno 5 anni di contributi. Questo requisito minimo rappresenta una sorta di “soglia di accesso” al sistema pensionistico, anche se semplificato.

Conclusione: Pianificare il Proprio Futuro Previdenziale

La pensione di vecchiaia contributiva rappresenta una risorsa importante per chi non ha maturato i requisiti contributivi standard. Tuttavia, è fondamentale comprenderne appieno le caratteristiche e i meccanismi di calcolo. Data la complessità della materia previdenziale, si consiglia vivamente di consultare un esperto del settore per valutare la propria situazione specifica e pianificare al meglio il proprio futuro pensionistico. Nonostante possa rappresentare una soluzione, è sempre preferibile, quando possibile, puntare a raggiungere i requisiti per la pensione di vecchiaia ordinaria, garantendosi così un assegno pensionistico più adeguato alle proprie esigenze.