Cosa succede se vado in bici ubriaco?

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Guidare una bicicletta sotto leffetto di alcol o sostanze stupefacenti comporta sanzioni amministrative o penali, come previsto dal Codice della Strada. Non essendo necessaria la patente, la sua sospensione non è applicabile, ma le conseguenze legali rimangono.
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Bicicletta e alcol: un binomio tutt’altro che innocuo

L’immagine del ciclista spensierato che pedala tra i vigneti, fermandosi magari per un bicchiere di vino locale, appartiene forse più all’immaginario collettivo che alla realtà. Spesso, infatti, si sottovaluta il fatto che andare in bicicletta sotto l’effetto di alcol, anche se non richiede la patente, non è un’azione priva di conseguenze.

Sebbene non sia paragonabile alla guida di un’automobile in stato di ebbrezza, pedalare in stato alterato rappresenta un pericolo per se stessi e per gli altri. Le capacità motorie e cognitive, fondamentali per una guida sicura anche su due ruote, vengono compromesse dall’alcol, aumentando il rischio di incidenti, cadute e comportamenti imprevedibili.

Ma cosa dice la legge in merito? Il Codice della Strada Italiano, all’articolo 186, equipara la guida in stato di ebbrezza di una bicicletta a quella di altri veicoli. Questo significa che, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine e accertato stato di alterazione psicofisica, si va incontro a sanzioni amministrative, come multe salate, e in alcuni casi anche penali.

È importante sottolineare che, sebbene non si rischi la sospensione della patente (non essendo richiesta per la bicicletta), le conseguenze legali possono essere comunque significative, soprattutto in caso di incidente con danni a cose o persone.

Inoltre, l’articolo 192 del Codice della Strada prevede che, in caso di incidente stradale, l’accertamento dello stato di ebbrezza anche del ciclista sia obbligatorio qualora vi siano feriti.

In conclusione, la leggerezza con cui spesso si affronta il tema “bicicletta e alcol” è ingiustificata e pericolosa. Rispettare il Codice della Strada, anche in sella a una bicicletta, non è solo un dovere legale, ma soprattutto un atto di responsabilità verso se stessi e gli altri.