Qual è la regola 12 del calcio?
Un portiere che tenta un rinvio a calcio, anche fallendo, non commette fallo se successivamente tocca il pallone con le mani; lazione iniziale dimostra la mancanza di intenzione di usare le mani.
La Regola 12 e il “paradosso del portiere”: quando toccare la palla con le mani dopo un rinvio fallito non è fallo
Nel calcio, la Regola 12, che disciplina i falli e le scorrettezze, può a volte generare situazioni apparentemente paradossali. Una di queste riguarda il portiere e il suo rinvio dal fondo. Immaginiamo la scena: il portiere, sotto pressione, tenta un rinvio a calcio ma colpisce male la palla, che rotola goffamente a pochi centimetri. Istintivamente, la raccoglie con le mani. Fallo? Sorprendentemente, no.
Questo perché, secondo l’interpretazione della regola, l’azione iniziale del portiere, ovvero il tentativo di rinvio, dimostra la sua mancanza di intenzionalità nell’usare le mani. Il tocco successivo con le mani, pur sembrando un’infrazione, viene considerato una conseguenza diretta del rinvio fallito, non un’azione deliberata per aggirare la regola.
La chiave di lettura risiede proprio nell’intento. La Regola 12 sanziona il tocco di mano volontario del portiere all’interno dell’area di rigore, quando il pallone è stato giocato deliberatamente con i piedi da un compagno di squadra. Nel caso del rinvio fallito, il tocco successivo con le mani non viene interpretato come un’azione volontaria di gioco, ma come una reazione istintiva a un errore tecnico.
È importante sottolineare che questa interpretazione si basa sul principio di continuità dell’azione. Il portiere, nell’atto di eseguire il rinvio, inizia una sequenza di movimenti che può culminare, in caso di errore, nel recupero della palla con le mani. Interrompere questa sequenza sanzionando il tocco di mano significherebbe penalizzare un’azione involontaria, frutto di un gesto tecnico mal riuscito.
Tuttavia, è fondamentale distinguere tra un rinvio genuinamente fallito e un tentativo di “mascherare” un passaggio intenzionale con i piedi. Se l’arbitro percepisce che il portiere ha simulato il rinvio per poi prendere la palla con le mani, può giustamente sanzionare l’infrazione per comportamento antisportivo o per gioco pericoloso, a seconda della situazione.
In conclusione, la Regola 12, applicata al caso specifico del rinvio dal fondo, dimostra la sua complessità e la necessità di un’interpretazione attenta e contestualizzata. Il “paradosso del portiere” ci ricorda che nel calcio, come nella vita, l’intenzione gioca un ruolo fondamentale nel giudizio delle azioni.
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