Quali sono le tasse da pagare per un artigiano?

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Un artigiano versa contributi previdenziali fissi di circa 4.460€ fino a 18.555€ di reddito. Superata tale soglia, si aggiunge unaliquota del 24% sulleccedenza. Scegliendo questo regime contributivo, non è possibile usufruire di riduzioni contributive del 35%.

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Tasse per artigiani: un quadro completo

L’avvio di un’attività artigianale richiede non solo passione e competenza, ma anche una chiara comprensione degli obblighi fiscali e contributivi. Un aspetto fondamentale per un artigiano riguarda i versamenti all’INPS, che garantiscono la copertura previdenziale per malattia, maternità, invalidità e pensione. A differenza di altre categorie, gli artigiani sono soggetti a un regime contributivo specifico, con caratteristiche peculiari che è importante conoscere per pianificare al meglio la propria attività.

Come funziona il sistema di contribuzione per gli artigiani? La normativa prevede un contributo fisso minimo, attualmente pari a circa 4.460€ annui, calcolato su un reddito minimale presuntivo fino a 18.555€. Questo importo è dovuto indipendentemente dal reddito effettivamente prodotto. Superata questa soglia di reddito, entra in gioco un’aliquota aggiuntiva del 24% calcolata sull’eccedenza. Quindi, un artigiano che guadagna 25.000€ pagherà il contributo fisso di 4.460€ più il 24% sulla differenza tra 25.000€ e 18.555€, ovvero 1.546,80€. Il contributo totale, in questo esempio, ammonterebbe a 6.006,80€.

È importante sottolineare che optando per questo regime contributivo, gli artigiani non possono beneficiare delle riduzioni contributive del 35% previste per altre categorie di lavoratori autonomi. Questa peculiarità, se da un lato può sembrare svantaggiosa, dall’altro garantisce una base contributiva più solida per il calcolo della futura pensione.

Oltre ai contributi INPS, gli artigiani devono considerare anche altre imposte, come l’IRPEF, calcolata sul reddito imponibile secondo gli scaglioni previsti dalla legge, e l’IVA, se superano la soglia di esenzione. Inoltre, sono tenuti all’iscrizione alla Gestione Separata INPS per la copertura previdenziale relativa alla maternità.

Per una corretta gestione della propria posizione fiscale, è consigliabile rivolgersi a un commercialista. Un professionista del settore potrà fornire un supporto personalizzato, calcolando con precisione l’ammontare dei contributi e delle imposte dovute, e aiutando l’artigiano a pianificare al meglio la propria attività, ottimizzando la gestione delle risorse finanziarie. In definitiva, una consulenza professionale rappresenta un investimento fondamentale per la serenità e il successo dell’impresa artigiana.