Quando si perde il diritto al trattamento integrativo?

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Lintegrazione salariale non spetta a:

  • pensionati
  • lavoratori autonomi con partita IVA
  • incapienti (con reddito insufficiente per accedere ai bonus)
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Quando si perde il diritto alla CIG Integrazione Salariale

La Cassa Integrazione Guadagni (CIG), comunemente nota come integrazione salariale, è una prestazione economica erogata dall’INPS ai lavoratori dipendenti che subiscono una riduzione o una sospensione dell’orario di lavoro a causa di eventi imprevedibili e temporanei, come crisi aziendali o eventi calamitosi.

Esistono tuttavia alcune categorie di lavoratori che non hanno diritto a ricevere l’integrazione salariale. Vediamo quali sono:

  • Pensionati: I lavoratori che hanno già percepito una pensione di vecchiaia o di anzianità non possono beneficiare della CIG, poiché non hanno più un rapporto di lavoro attivo.

  • Lavoratori autonomi con partita IVA: I lavoratori che svolgono attività autonome, anche se iscritti alla Gestione Separata INPS, non sono coperti dalla CIG. Questo perché la Cassa Integrazione è riservata ai lavoratori dipendenti.

  • Incapienti (con reddito insufficiente per accedere ai bonus): I lavoratori con un reddito troppo basso per accedere alle prestazioni sociali, come il Reddito di Cittadinanza, non hanno diritto alla CIG. Per percepire l’integrazione salariale, infatti, è necessario aver maturato un certo numero di contributi INPS.

È importante notare che la perdita del diritto alla CIG non pregiudica il diritto alla corresponsione dell’eventuale Trattamento di Fine Rapporto (TFR) maturato durante il periodo di sospensione o riduzione dell’orario lavorativo.