Quante volte può essere ceduto un credito?

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Un credito può essere ceduto una sola volta. Le modalità di cessione variano: alcuni crediti sono liberamente trasferibili a chiunque, altri sono cedibili solo a specifici soggetti, ad esempio correntisti non consumatori di un istituto bancario.

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La cessione del credito: un solo passaggio, diverse strade

La cessione del credito, ovvero il trasferimento del diritto di credito da un soggetto (cedente) ad un altro (cessionario), è un’operazione che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, può avvenire una sola volta per ogni rapporto di credito. Questo significa che, una volta ceduto il credito, il cessionario diventa il nuovo titolare e solo lui potrà eventualmente cederlo ulteriormente. Immaginiamo il credito come un testimone in una staffetta: può essere passato solo una volta ad ogni tappa.

Questa unicità di cessione per ogni rapporto obbligatorio si basa sulla necessità di garantire chiarezza e certezza nei rapporti giuridici. Moltiplicare le cessioni senza un controllo preciso potrebbe generare confusione sul titolare effettivo del credito, rendendo difficile per il debitore sapere a chi adempiere la propria obbligazione e aprendo la strada a possibili controversie e frodi.

Tuttavia, sebbene il credito possa essere ceduto una sola volta per ogni rapporto, ciò non significa che esista un limite al numero di cessioni possibili per uno stesso credito nel corso del tempo. Se il primo cessionario decide a sua volta di cedere il credito, potrà farlo, diventando a sua volta cedente e trasferendo il diritto ad un nuovo cessionario. Si crea così una catena di cessioni, ma ognuna di esse rappresenta un passaggio unico e definitivo per quel specifico rapporto tra cedente e cessionario.

È importante sottolineare che le modalità di cessione possono variare notevolmente. Alcuni crediti sono caratterizzati da libera cedibilità, il che significa che possono essere trasferiti a chiunque senza particolari vincoli o autorizzazioni. Altri crediti, invece, presentano limitazioni alla cedibilità, prevedendo ad esempio che il trasferimento possa avvenire solo verso soggetti specifici. Un esempio tipico è rappresentato dalla cessione di crediti deteriorati da parte di istituti bancari, spesso vincolata a cessionari professionali o a fondi di investimento specializzati. In altri casi, la cessione può essere subordinata al consenso del debitore, come accade per alcuni tipi di contratti.

Inoltre, la cessione del credito può essere realizzata attraverso diverse forme, come la cessione pro solvendo (dove il cedente garantisce al cessionario l’effettivo pagamento del credito) o la cessione pro soluto (dove il cedente si libera dell’obbligazione indipendentemente dall’effettivo incasso da parte del cessionario).

In conclusione, la cessione del credito, pur essendo un’operazione potenzialmente complessa, si basa su un principio fondamentale: un solo passaggio per ogni rapporto di credito. Comprendere questo principio, insieme alle diverse modalità e limitazioni che possono caratterizzare la cessione, è fondamentale per operare con consapevolezza e sicurezza nel mondo finanziario e commerciale.