Cosa vuol dire montare una persona?

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Istigare qualcuno significa alimentargli sentimenti negativi come astio, ostilità e rancore verso altri. Ad esempio, è stato montato contro di me indica che qualcuno ha influenzato una persona affinché mi provasse avversione.

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Il veleno sottile del “montare” una persona

“Mi hanno montato contro di te”. Una frase breve, che racchiude una dinamica relazionale complessa e insidiosa. “Montare” qualcuno non implica un’azione fisica, ma un’opera di manipolazione psicologica sottile e pericolosa, che avvelena i rapporti umani con il sospetto e l’astio. Non si tratta di un semplice disaccordo o di una critica costruttiva, ma di un deliberato tentativo di influenzare la percezione altrui, instillando sentimenti negativi come risentimento, ostilità e rancore.

Chi “monta” una persona si erge a burattinaio, tirando i fili delle emozioni altrui per i propri scopi. Agisce nell’ombra, sussurrando mezze verità, omissioni strategiche e pettegolezzi artatamente costruiti, nutrendo il germe della diffidenza fino a farlo sbocciare in aperta antipatia. La vittima di questa manipolazione si trova progressivamente isolata, circondata da un clima di ostilità che non comprende appieno, frutto non di una sua reale colpa, ma di un’abile opera di distorsione della realtà.

Il “montatore” spesso agisce per invidia, gelosia o per un desiderio di controllo. Può cercare di eliminare un rivale, di screditare una persona che percepisce come una minaccia o semplicemente di godere del potere che deriva dal manipolare le relazioni altrui. La sua arma principale è la parola, usata non per comunicare, ma per distorcere, insinuare e avvelenare.

Le conseguenze del “montare” qualcuno possono essere devastanti. Relazioni di amicizia e familiari possono incrinarsi irrimediabilmente, creando fratture profonde e durature. L’individuo preso di mira può subire danni alla reputazione, all’autostima e alla fiducia negli altri. Si instaura un clima di sospetto e paranoia, che rende difficile distinguere la verità dalla menzogna, gli amici dai nemici.

Riconoscere i segnali di questa manipolazione è fondamentale per proteggersi. Se una persona cambia improvvisamente atteggiamento nei nostri confronti, senza una ragione apparente, se ci vengono riferiti commenti negativi e insinuazioni provenienti da una fonte specifica, è importante interrogarsi sulla possibile presenza di un “montatore”. Il dialogo aperto e la ricerca della verità sono gli antidoti più efficaci contro questo veleno sottile. Confrontarsi direttamente con le persone coinvolte, senza lasciarsi influenzare dalle voci di corridoio, può aiutare a smontare le trame del manipolatore e a ristabilire un clima di fiducia e serenità. Perché, in fondo, la verità, per quanto scomoda possa essere, è sempre preferibile alle menzogne sussurrate nell’ombra.