Che latte danno ai neonati in ospedale?
Il colostro, secreto nei primi giorni dopo il parto, è un liquido denso e giallognolo, prezioso per il neonato. Sebbene scarso in quantità, è ricco di anticorpi e sostanze nutritive essenziali per la protezione e la crescita del piccolo. La sua produzione precede la montata lattea vera e propria.
Il primo dono: il colostro e l’alimentazione del neonato in ospedale
L’arrivo di un bambino è un evento straordinario, carico di emozioni e aspettative. Un aspetto fondamentale di questo momento cruciale è l’alimentazione del neonato, soprattutto nei primi giorni di vita, trascorsi spesso in ospedale. E qui entra in gioco un elemento spesso sottovalutato, ma di importanza vitale: il colostro.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il latte che il neonato riceve in ospedale nei primi giorni non è il latte materno “maturo” bensì il colostro, un liquido prezioso e unico nel suo genere. Questo fluido denso e giallognolo, secreto dalle ghiandole mammarie a partire già dalle ultime settimane di gravidanza e nei giorni immediatamente successivi al parto, è molto diverso dal latte che seguirà. Apparentemente scarso in quantità, se paragonato alla successiva montata lattea, il colostro rappresenta in realtà una miniera di nutrienti e fattori di protezione, assolutamente fondamentali per il piccolo.
La sua composizione, studiata a fondo nel corso degli anni, rivela una complessità sorprendente. Ricchissimo di immunoglobuline, soprattutto IgA, il colostro agisce come una prima linea di difesa immunitaria, proteggendo il neonato dalle infezioni batteriche e virali a cui è particolarmente vulnerabile. Questi anticorpi, passando attraverso l’intestino ancora immaturo del bambino, colonizzano l’apparato digerente, contribuendo a creare una barriera protettiva contro agenti patogeni.
Ma il colostro non si limita a fornire protezione immunitaria. Contiene anche fattori di crescita, preziosi per lo sviluppo e la maturazione dell’apparato gastrointestinale del neonato. Questi fattori favoriscono la colonizzazione intestinale con flora batterica benefica, fondamentale per una corretta digestione e assimilazione dei nutrienti. Inoltre, il colostro è ricco di lattoferrina, una proteina che aiuta ad assorbire il ferro, essenziale per la prevenzione dell’anemia, e possiede proprietà antiossidanti, proteggendo le cellule del neonato dai danni dei radicali liberi.
In ospedale, il personale sanitario si impegna a promuovere l’allattamento al seno e a garantire che il neonato riceva il colostro nelle prime ore di vita. Questo primo contatto, oltre al suo valore nutrizionale, è fondamentale per instaurare un legame profondo tra madre e figlio, contribuendo al benessere psico-fisico di entrambi. Nei casi in cui l’allattamento al seno non sia possibile, vengono utilizzate alternative, come il latte materno pastorizzato da banche del latte umano, che cercano di riprodurre, per quanto possibile, le proprietà benefiche del colostro.
In conclusione, il colostro non è un semplice “pre-latte”, ma un fluido biologico prezioso, una vera e propria “prima dose” di protezione e nutrimento, indispensabile per un sano inizio di vita del neonato. La sua somministrazione nei primi giorni di vita, in ospedale, rappresenta un’azione fondamentale per la salute e il benessere del piccolo.
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