Come capire se sono coliche o fame?

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Per distinguere la fame dalle coliche nel neonato, osserva se il pianto è preceduto da segnali di fame come movimenti di suzione o ricerca del seno. Se il pianto è improvviso e accompagnato da gambe retratte verso laddome, pancia dura e tesa, è più probabile che siano coliche.

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Coliche o fame? Decifrare il pianto del neonato

Il pianto è la principale forma di comunicazione del neonato, e per i genitori alle prime armi, decifrare il suo significato può essere una sfida. Distinguere tra pianto da fame e pianto dovuto alle coliche è fondamentale per rispondere adeguatamente alle necessità del piccolo, garantendogli sollievo e tranquillità. Sebbene non esista una scienza esatta, osservando attentamente il comportamento del bambino è possibile individuare alcuni segnali distintivi.

I segnali premonitori della fame: Prima di scoppiare in un pianto disperato, un neonato affamato spesso mostra dei segnali inequivocabili. Questi includono movimenti di suzione delle mani o delle dita, una continua ricerca del seno o del biberon, e un’agitazione generale che può manifestarsi con piccoli movimenti del corpo e un’espressione di disagio, meno intensa rispetto al pianto vero e proprio. Osservando questi segnali premonitori, i genitori possono anticipare la necessità di nutrimento e intervenire prima che il pianto diventi inconsolabile.

I sintomi delle coliche: Le coliche, invece, si presentano solitamente con un pianto improvviso, intenso e inconsolabile. A differenza della fame, il pianto colico è caratterizzato da una maggiore intensità e durata, spesso senza preavviso. Il bambino potrebbe presentare, contemporaneamente al pianto, anche altri sintomi fisici come:

  • Gambe retratte verso l’addome: Il piccolo si rannicchia su se stesso, portando le ginocchia al petto.
  • Pancia dura e tesa: La palpazione dell’addome può evidenziare una tensione anomala.
  • Espressione facciale di sofferenza: Il viso del bambino può assumere un’espressione di dolore o disagio, con sopracciglia aggrottate e viso contratto.
  • Gas intestinali: In alcuni casi, le coliche sono accompagnate da un’eccessiva produzione di gas intestinali, evidenziabile da rumori addominali e flatulenze.

È importante sottolineare che questi sintomi non sono sempre presenti contemporaneamente e la loro intensità può variare da bambino a bambino. Inoltre, fame e coliche possono anche coesistere: un neonato affamato potrebbe soffrire di coliche, amplificando il suo pianto.

Cosa fare: In presenza di pianto da fame, offrire il seno o il biberon è la soluzione più immediata. Se invece si sospettano le coliche, è consigliabile provare diverse tecniche di consolazione, come il contatto pelle a pelle, il dondolamento, il rumore bianco (aspirapolvere, phon o registrazioni di suoni rilassanti), o un massaggio delicato sulla pancia. In caso di coliche persistenti o particolarmente intense, è fondamentale consultare il pediatra per escludere altre patologie e ricevere consigli specifici.

Ricordare che ogni bambino è unico e impara a riconoscere i segnali del proprio piccolo richiede tempo e pazienza. Osservazione attenta, calma e un approccio amorevole sono le chiavi per interpretare il pianto del neonato e rispondere adeguatamente alle sue esigenze.