Come fare per aumentare la riserva ovarica?

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La riserva ovarica di una donna è determinata alla nascita e non può essere incrementata. Fluttuazioni nei risultati degli esami diagnostici possono verificarsi, ma sono dovute a variazioni nei marcatori biochimici, a fattori di laboratorio o a problematiche tecniche, non a un reale aumento della riserva.

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Sfatiamo un Mito: Aumentare la Riserva Ovarica è Impossibile (Ma Ecco Cosa Puoi Fare)

La riserva ovarica è un argomento che suscita grande interesse, soprattutto tra le donne che desiderano concepire, in particolare quelle che rimandano la gravidanza o che hanno avuto diagnosi di infertilità. Spesso si leggono articoli e si ascoltano consigli su come “aumentare” questa riserva, alimentando false speranze. È fondamentale essere chiari fin da subito: la riserva ovarica di una donna è determinata alla nascita e, purtroppo, non può essere incrementata.

Ogni donna nasce con un numero finito di ovociti, che diminuisce progressivamente con il passare del tempo. Questo processo, chiamato atresia follicolare, è inesorabile e inevitabile. Pertanto, l’idea di poter “aggiungere” nuovi ovociti all’organismo è scientificamente infondata.

Cosa significano allora i risultati “fluttuanti” dei test di riserva ovarica?

A volte, una donna può ricevere risultati diversi in esami diagnostici successivi, come l’AMH (ormone antimulleriano) o il conteggio dei follicoli antrali (AFC) tramite ecografia. Questi esami sono utili per stimare la riserva ovarica, ma non sono infallibili. Le fluttuazioni nei risultati possono essere dovute a diversi fattori, che non indicano un reale aumento della riserva, ma piuttosto:

  • Variazioni nei marcatori biochimici: I livelli di ormoni come l’AMH possono variare leggermente da un ciclo all’altro, influenzati da fattori come lo stress, l’assunzione di farmaci o la fase del ciclo mestruale.
  • Fattori di laboratorio: Errori di misurazione o differenze nelle metodologie di laboratorio possono portare a risultati non accurati.
  • Problematiche tecniche: La qualità dell’ecografia, l’esperienza dell’operatore e persino l’apparecchiatura utilizzata possono influenzare il conteggio dei follicoli antrali.

Quindi, cosa si può fare? Concentrati sulla qualità, non sulla quantità.

Sebbene non sia possibile aumentare la riserva ovarica, è possibile ottimizzare la qualità degli ovociti rimanenti e adottare uno stile di vita che favorisca la fertilità. Ecco alcuni consigli:

  • Mantenere uno stile di vita sano: Un’alimentazione equilibrata, ricca di antiossidanti e vitamine, il mantenimento di un peso sano, l’esercizio fisico regolare e l’astensione dal fumo e dall’eccessivo consumo di alcol possono migliorare la salute generale e la qualità degli ovociti.
  • Gestire lo stress: Lo stress cronico può influire negativamente sulla fertilità. Tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga o la terapia possono aiutare a ridurre lo stress e migliorare il benessere generale.
  • Considerare l’integrazione: Consultare un medico specialista per valutare l’opportunità di assumere integratori alimentari specifici per la fertilità, come coenzima Q10, acido folico e vitamina D, che possono supportare la salute degli ovociti. Attenzione: l’integrazione non aumenta la riserva, ma può migliorare la qualità ovocitaria.
  • Consultare uno specialista: Se hai più di 35 anni e stai cercando di concepire senza successo, o se hai una storia di infertilità in famiglia, è importante consultare uno specialista in medicina della riproduzione. Un medico potrà valutare la tua situazione specifica, eseguire esami diagnostici accurati e consigliarti il percorso più adatto alle tue esigenze.

In conclusione:

Accettare la realtà della riserva ovarica è il primo passo per affrontare la questione in modo proattivo. Invece di concentrarsi sull’impossibile, focalizzati sull’ottimizzazione della tua salute generale e riproduttiva, e non esitare a cercare il supporto di professionisti qualificati per realizzare il tuo desiderio di maternità. Ricorda: la qualità degli ovociti, più che la quantità, è un fattore determinante per il successo della gravidanza.