Cosa si rischia con il cesareo?

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Il cesareo, pur salvavita in certe situazioni, presenta dei rischi sia per la madre che per il neonato. Quando possibile e in assenza di complicazioni, il parto vaginale è generalmente considerato lopzione più sicura per entrambi, favorendo un recupero più rapido per la madre e potenziali benefici per il neonato.

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Il cesareo: un intervento salvavita, ma non senza rischi

Il parto cesareo, un intervento chirurgico che permette la nascita del bambino attraverso un’incisione nell’addome e nell’utero materno, rappresenta una risorsa fondamentale in ostetricia, capace di salvare vite in situazioni di emergenza. Tuttavia, è importante ricordare che, pur essendo una procedura relativamente comune, non è esente da rischi sia per la madre che per il neonato. Quando possibile e in assenza di complicazioni, il parto vaginale rimane l’opzione preferibile e generalmente più sicura.

Per la madre, i rischi legati al cesareo includono:

  • Infezioni: L’incisione chirurgica crea una via d’accesso per i batteri, aumentando il rischio di infezioni uterine, della ferita chirurgica o delle vie urinarie.
  • Emorragie: Il cesareo comporta un maggiore sanguinamento rispetto al parto vaginale, potenzialmente richiedendo trasfusioni.
  • Lesioni a organi adiacenti: Durante l’intervento, possono verificarsi lesioni accidentali alla vescica, all’intestino o ad altri organi vicini all’utero.
  • Tromboembolia: La ridotta mobilità post-operatoria aumenta il rischio di formazione di coaguli di sangue, che possono migrare ai polmoni causando embolia polmonare, una condizione potenzialmente fatale.
  • Adesioni: La formazione di tessuto cicatriziale (aderenze) all’interno dell’addome può causare dolore cronico, problemi intestinali e complicare eventuali gravidanze future.
  • Problemi con la placenta nelle gravidanze successive: Il cesareo aumenta il rischio di placenta previa (placenta che ostruisce il collo dell’utero) e di accreta (placenta che aderisce troppo profondamente alla parete uterina) nelle gravidanze successive.

Anche per il neonato, il cesareo, sebbene salvavita in determinate circostanze, può comportare alcuni rischi:

  • Problemi respiratori: I neonati nati con cesareo hanno una maggiore probabilità di sviluppare distress respiratorio transitorio, una condizione che richiede supporto respiratorio. Questo è dovuto in parte alla mancata compressione del torace del bambino durante il passaggio attraverso il canale del parto, che normalmente aiuta ad espellere il liquido dai polmoni.
  • Aumento del rischio di asma e allergie: Alcuni studi suggeriscono una correlazione tra il parto cesareo e un aumentato rischio di sviluppare asma e allergie nell’infanzia. Si ipotizza che questo sia legato all’assenza di esposizione alla flora batterica vaginale materna durante il parto naturale, che contribuisce alla maturazione del sistema immunitario del neonato.
  • Lesioni accidentali: Sebbene rare, durante l’intervento possono verificarsi lesioni accidentali alla pelle del neonato.

È fondamentale sottolineare che la decisione di procedere con un cesareo viene presa dai medici solo quando necessario per garantire la salute della madre e del bambino. Un confronto aperto e trasparente con il proprio ginecologo è essenziale per comprendere appieno i benefici e i rischi del cesareo nel proprio caso specifico, valutando attentamente le alternative e prendendo una decisione informata e condivisa. Il parto vaginale, quando possibile, rimane la via preferenziale, favorendo un recupero post-partum più rapido per la madre e offrendo potenziali benefici a lungo termine per il neonato.