Cosa succede se si beve birra in allattamento?

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Contrariamente a credenze popolari, bere birra durante lallattamento non incrementa la produzione di latte materno. Lalcol, incluso quello presente nella birra, è sconsigliato sia in gravidanza che durante lallattamento, in quanto può potenzialmente avere effetti negativi sul fegato e sul sistema nervoso del neonato. Pertanto, è preferibile astenersi dal consumo di birra.

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Birra e Allattamento: Mito e Realtà

La maternità è un periodo di gioia e responsabilità, costellato di scelte cruciali per la salute del bambino. Tra queste, l’alimentazione durante l’allattamento al seno occupa un posto di rilievo. Spesso si sentono voci, tramandate di generazione in generazione, che suggeriscono l’assunzione di determinati alimenti o bevande per favorire la produzione di latte materno. Una di queste credenze popolari riguarda la birra.

Il mito della birra come stimolante della produzione di latte è profondamente radicato nella cultura popolare. Si pensa che alcuni componenti della birra, come il luppolo e l’orzo, possano avere un effetto galattogeno, ovvero in grado di aumentare la produzione di latte. Tuttavia, questa credenza è priva di fondamento scientifico.

La verità è che l’alcol, presente in qualsiasi bevanda alcolica, inclusa la birra, non ha alcun effetto positivo sulla produzione di latte materno. Anzi, è vero il contrario. L’alcol può in realtà inibire la produzione di latte interferendo con il rilascio di ossitocina, l’ormone responsabile della contrazione delle cellule mioepiteliali che spingono il latte fuori dagli alveoli.

I rischi dell’alcol per il neonato sono significativi. Il fegato di un neonato è ancora immaturo e non è in grado di metabolizzare l’alcol in modo efficiente come quello di un adulto. L’alcol presente nel latte materno passa direttamente al bambino, potenzialmente causando:

  • Problemi di sviluppo: L’esposizione all’alcol durante i primi mesi di vita può influenzare negativamente lo sviluppo neurologico e motorio del bambino.
  • Disturbi del sonno: L’alcol può alterare i cicli sonno-veglia del neonato, rendendolo più irritabile e difficile da calmare.
  • Problemi di alimentazione: Il gusto del latte materno può essere alterato dall’alcol, portando il bambino a rifiutare il seno o a ridurre la frequenza delle poppate.
  • Danni al sistema nervoso: In casi più gravi, l’esposizione prolungata all’alcol può causare danni permanenti al sistema nervoso del bambino.

La raccomandazione unanime degli esperti è quindi quella di astenersi dal consumo di alcol, inclusa la birra, durante l’allattamento. Se proprio si desidera consumare una bevanda alcolica, è fondamentale:

  • Aspettare almeno 2-3 ore dopo l’assunzione per allattare o estrarre il latte. Questo permette all’alcol di essere metabolizzato e smaltito dall’organismo materno.
  • Non allattare se si sente ancora l’effetto dell’alcol.
  • Considerare di estrarre il latte in anticipo e conservarlo per la poppata successiva.

In definitiva, la salute e il benessere del bambino sono la priorità. La credenza che la birra possa aumentare la produzione di latte è un mito da sfatare. La prudenza e la responsabilità sono le migliori alleate di una mamma che allatta. In caso di dubbi o domande, è sempre consigliabile consultare un medico o un consulente per l’allattamento. La conoscenza è potere, e informarsi correttamente è il primo passo per fare scelte consapevoli e proteggere la salute del proprio bambino.