Quando i bambini possono iniziare a mangiare i dolci?
Per una sana crescita, lOMS consiglia di evitare zuccheri aggiunti nei cibi per bambini sotto i due anni. Dai due ai nove anni, è opportuno limitare gli zuccheri aggiunti al 10% delle calorie giornaliere. Unalimentazione equilibrata, povera di zuccheri raffinati, è fondamentale per la salute infantile.
Dolci e bambini: un approccio consapevole alla dolcezza
L’arrivo dei primi dentini è spesso accompagnato da una tentazione irresistibile: quella di offrire ai nostri piccoli i primi assaggi di dolcezza. Ma quando è il momento giusto per introdurre i dolci nella dieta dei bambini? E soprattutto, come farlo nel modo più sano possibile? La risposta, purtroppo, non è semplice e richiede un approccio consapevole e attento.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) fornisce indicazioni chiare e preziose: fino ai due anni di età, si consiglia vivamente di evitare completamente gli zuccheri aggiunti nell’alimentazione dei bambini. Questo non significa privare i piccoli del sapore dolce in assoluto – la frutta, con la sua naturale dolcezza, rappresenta una valida e nutriente alternativa. Frutta fresca, composta di frutta fatta in casa (senza zuccheri aggiunti), o frullati senza l’aggiunta di sciroppi sono ottimi esempi di dolcezza sana e naturale.
Dopo i due anni, il discorso cambia, ma non si allenta la prudenza. L’OMS raccomanda di limitare l’apporto di zuccheri aggiunti al 10% del fabbisogno calorico giornaliero fino ai nove anni. Questo significa una attenta selezione degli alimenti e una moderazione scrupolosa. Un vasetto di yogurt alla frutta, una merendina industriale, una bevanda zuccherata: ciascuno di questi elementi contribuisce, spesso in modo significativo, al limite giornaliero. È quindi fondamentale leggere attentamente le etichette, imparando a riconoscere gli zuccheri aggiunti sotto le loro diverse denominazioni (sciroppo di glucosio-fruttosio, saccarosio, destrosio, etc.).
Ma limitare gli zuccheri aggiunti non significa eliminare completamente il piacere della dolcezza. L’obiettivo non è la privazione, ma l’educazione al gusto e alla scelta consapevole. Preparare insieme ai bambini dolciumi fatti in casa, utilizzando ingredienti naturali e riducendo al minimo lo zucchero, può trasformarsi in un momento di condivisione e apprendimento. Biscotti integrali con gocce di cioccolato fondente, plumcake con frutta secca, o persino semplici crêpes con una spolverata di zucchero di canna integrale, rappresentano alternative più salutari rispetto ai prodotti confezionati, ricchi di zuccheri raffinati e grassi saturi.
Educare fin da piccoli al gusto per i sapori naturali, promuovendo il consumo di frutta, verdura e cereali integrali, è fondamentale per costruire sane abitudini alimentari. Un’alimentazione equilibrata, povera di zuccheri raffinati e ricca di nutrienti, è la base per una crescita sana e per prevenire problemi di salute futuri, come il sovrappeso, il diabete di tipo 2 e la carie dentale. In definitiva, la dolcezza nella vita dei bambini non deve essere un nemico, ma un piacere da gustare con consapevolezza e moderazione.
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