Perché non ci si sposa di martedì e venerdì?
Tradizionalmente, martedì e venerdì sono considerati infausti per i matrimoni. Il martedì, giorno di Marte dio della guerra, e il venerdì, giorno di penitenza cristiana, sono sconsigliati. Lunedì, dedicato alla dea Luna, e mercoledì sono invece visti favorevolmente.
Il Velo della Superstizione: Perché Martedì e Venerdì sono Banditi dai Matrimoni?
La scelta del giorno per il matrimonio, un evento che segna l’inizio di una nuova vita insieme, è un dettaglio intriso di significati e tradizioni. Mentre la location, l’abito e il banchetto occupano un posto centrale nei preparativi, spesso si sottovaluta l’importanza simbolica del giorno prescelto. Eppure, un antico retaggio culturale continua a sussurrare, mettendo in guardia da due giorni in particolare: martedì e venerdì. Ma da dove nasce questa avversione e perché resiste, seppur attenuata, nel tempo?
Le radici di questa superstizione affondano in un terreno fertile di credenze pagane e precetti religiosi, intrecciandosi in un racconto che parla di divinità irate e penitenze spirituali. Il martedì, in particolare, porta con sé il peso di un’associazione bellica. Dedicato a Marte, il dio romano della guerra, questo giorno è tradizionalmente considerato portatore di discordia, conflitti e violenza. Un matrimonio celebrato sotto l’egida di Marte, si teme, potrebbe essere presagio di litigi, incomprensioni e persino di una vita coniugale turbolenta. L’energia aggressiva e impetuosa di Marte, quindi, sembra poco adatta a sancire un’unione che dovrebbe fondarsi sull’amore, la pace e l’armonia.
Il venerdì, invece, l’avversione è di natura diversa, legata alla tradizione cristiana. Questo giorno, associato alla passione e morte di Cristo, è tradizionalmente un giorno di penitenza, astinenza e ricordo del sacrificio. Celebrare un matrimonio, un evento festoso e gioioso per eccellenza, in un giorno dedicato al lutto e alla riflessione spirituale, sarebbe considerato irrispettoso e inappropriato. Un velo di tristezza e dolore si estenderebbe, secondo la credenza, sulla nuova unione, ostacolandone la felicità e la prosperità.
In contrasto con questi giorni “infausti”, lunedì e mercoledì godono di una fama decisamente più positiva. Il lunedì, dedicato alla dea Luna, è associato alla fertilità, alla femminilità e al ciclo della vita. Un matrimonio celebrato di lunedì sarebbe quindi benedetto dalla prosperità e dalla possibilità di allargare la famiglia. Il mercoledì, invece, si presenta come un giorno più neutro e favorevole, privo di particolari connotazioni negative e per questo considerato una scelta sicura e auspicabile.
Oggi, in un’epoca sempre più secolarizzata e pragmatica, l’influenza di queste superstizioni si è notevolmente attenuata. Molte coppie scelgono consapevolmente martedì e venerdì per ragioni pratiche, come la disponibilità delle location o la convenienza economica. Tuttavia, il ricordo di queste antiche credenze persiste, spesso trasformandosi in un’eco sottile che continua a influenzare, anche inconsciamente, le nostre decisioni.
La scelta del giorno del matrimonio, quindi, non è mai del tutto casuale. Che si tratti di una adesione convinta alla tradizione, di un rifiuto consapevole della superstizione o di una semplice questione pratica, ogni giorno porta con sé un bagaglio di significati e simbolismi che contribuisce a rendere unico e speciale l’inizio di un nuovo cammino insieme. Il velo della superstizione si solleva, rivelando un panorama ricco di storia e cultura, che continua a colorare, in modo più o meno evidente, le nostre vite.
#Matrimonio#Sposi#TradizioniCommento alla risposta:
Grazie per i tuoi commenti! Il tuo feedback è molto importante per aiutarci a migliorare le nostre risposte in futuro.